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 2012  dicembre 21 Venerdì calendario

Mps, accordo sugli esuberi No della Bce ad altri debiti - La Bce avverte Monte Paschi: meglio che il Tesoro entri tra i grandi soci piutto­sto che accendere altri debiti per pagare la cedola dei 3,9 miliardi di Monti-Bond richiesti

Mps, accordo sugli esuberi No della Bce ad altri debiti - La Bce avverte Monte Paschi: meglio che il Tesoro entri tra i grandi soci piutto­sto che accendere altri debiti per pagare la cedola dei 3,9 miliardi di Monti-Bond richiesti. Quello della Bce, che si riferi­sce al decreto legge emendato dal gover­no, è oggi un caldo consiglio. Ma il suo peso politico è notevole visto che l’Euro­tower si appresta a recepire da Bankita­li­a la vigilanza sulle grandi banche euro­pee: l’emissione di altre obbligazioni «potrebbe comportare ulteriori difficol­tà » a Mps, scrive Francoforte. «La nostra idea è che la migliore opzio­ne sia ripagare» i MontiBond «per cas­sa », ha assicurato ieri il presidente Ales­sandro Profumo, ma per quest’anno non è possibile; i soci sono chiamati in assemblea il 26 gennaio per l’okai bond di Stato. Turiddo Campaini, uomo stori­co delle coop, si è poi dimesso dalla cari­ca di vicepresidente. La voce della Bce ha raggiunto Siena mentre la responsabile delle risorse umane di Rocca Salimbeni, Ilaria Dalla Riva, firmava con i sindacati l’accordo sui tagli al personale necessario per otte­nere le obbligazioni governative. La Fi­sac ha, come previsto,rifiutato l’impian­to seguita da Dircredito. Mps ricorrerà al Fondo esuberi per prepensionare mil­le addetti, così da limitare l’esternalizza­zione del back office a 1.100 unità (con­tro i 2.660 prima stimati). Fabi, Fiba, Uil­ca e Ugl hanno inoltre ottenuto che, nel caso di crisi della newco, Mps garanti­sca un paracadute agli ex addetti «con l’obbligo»di mantenere l’occupazione. Garanzie forti che- sottolinea al Giorna­le Ilaria Dalla Riva - poggiano sulla con­vinzione che la newco possa diventare «un provider» in grado d’intercettare le esigenze di altre banche e assicurazio­ni. Quello del Monte è comunque un piano di austerity: nelle 16 pagine del do­cumento si legge che per i 250 addetti giàpensionabilic’è una buonuscita di 3 mesi, mentre per i 770 che possono acce­dere al Fondo esuberi la banca interver­rà nei casi in cui l’assegno non copre l’85% della retribuzione (costo stimato 100 euro mensili). I lavoratori nati pri­ma del 1962, devono poi permettere al­l’istituto di spulciare tra le cartelle Inps per fissare l’ordine di espulsione.Per re­cuperare il costo del Fondo, ciascun ad­detto di Mps andrà «in solidarietà», in pratica in Cig, per 6 giorni l’anno per tre anni (con la possibilità di compensarne 2 con le ferie) e vedrà tagliato il Tfr: sarà considerato il solo stipendio abbattuto del 23%, senza tredicesima o scatti di an­zianità. Rinnovato il contratto integrativo: il welfare rimane, ma Mps cancella i mec­canismi di carriera automatica basati sull’anzianità, trasforma il premio di rendimento «extra-standard» in asse­gni ad personam e dà un giro di vite a straordinari, ferie, ex-festività, indenni­tà alloggi, cellulari e telefoni aziendali.