Mara Rodella, Corriere della Sera 24/12/2012, 24 dicembre 2012
IL FRATELLO DI BALOTELLI PICCHIA TRE CARABINIERI —
Ce lo ricordavamo così, in tribuna agli Europei di Kiev, a giugno, a tifare per il fratello Super Mario con la scaramantica cresta platinata identica alla sua. Che sorrideva con la freschezza spavalda dei suoi 19 anni. Ma stavolta, a balzare agli onori della cronaca, è proprio lui, Enoch Barwuah, il fratellino di Balotelli. E non per le sue prestazioni sportive, ma per i guai con la giustizia.
Già, perché il fratello del più noto attaccante del Manchester City (nonché della nazionale italiana) la notte tra sabato e domenica è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per danneggiamento, dopo aver aggredito tre carabinieri che se la caveranno con una prognosi di dieci e quindici giorni. È andata peggio alla loro auto di servizio, finita nel mirino di una furia tale da costare a Enoch Barwuah l’arresto. Per lui, che a differenza del fratello vive con i genitori naturali a Bagnolo Mella, sono stati disposti i domiciliari a casa di una zia in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato oggi.
La vicenda ha preso forma intorno all’una di notte proprio in un locale del paese della Bassa bresciana dove Barwuah si trovava in compagnia di amici. C’era anche lei, la sorella Abigail, già concorrente dell’Isola dei Famosi. A innescare la chiamata al 112, una rissa scoppiata nel bar, che avrebbe coinvolto anche il fratello di Mario Balotelli. Quando i carabinieri sono arrivati, si sono trovati di fronte a una scena quantomeno grottesca: Enoch Barwuah se ne stava lì, sul ciglio della strada, a torso nudo e con i piedi scalzi, nonostante le temperature proibitive. È a quel punto che il giovane li avrebbe aggrediti e si sarebbe poi scagliato pure contro la loro auto di servizio prendendola a calci e pugni. Le prime dichiarazioni di Enoch, però, dicono di una storia diversa: avrebbe raccontato di essere stato lui per primo aggredito, mentre appunto si trovava nel bar con gli amici, da un altro cliente. Che gli avrebbe pure tolto le scarpe. E avrebbe poi sottolineato che non era sua intenzione aggredire i militari («sono scivolato», pare abbia subito dichiarato, «non volevo fargli male»). Ma tutti i dettagli li potrà fornire al giudice. Nel frattempo sta meglio la sorella Abigail, che, dopo aver assistito alla violenta sequenza, si è sentita male al punto da richiedere l’intervento del 118: nulla di grave, si è ripresa poco dopo.
Aspirante calciatore, Enoch aveva seguito il fratello in Inghilterra dove era sceso in campo per alcune partite nello Stoke City e nel Salford City. Ma poco dopo era rientrato in Italia, dove si era aggiudicato un provino al Gubbio, squadra con la quale aveva partecipato al ritiro. Ma è durata poco. Qualche esitazione, e nel novembre scorso la firma per il Bogliasco, che milita in serie D. «Sono contento, voglio rimettermi in gioco», aveva commentato. Proprio da lì era rientrato a Brescia (la partita era saltata causa nebbia) per una serata con gli amici e la sorella. Finita male.
E se a questo punto sbiadisce l’immagine di Enoch sugli spalti di Kiev, ne torna alla memoria un’altra, che lo incornicia ancora con il fratellone Super Mario, complice di una marachella in quel di Brescia. Era l’ottobre del 2010 quando i due finirono nei guai: approfittando dell’apertura del cancello, con la Mercedes Amg 6000 di Mario Balotelli si erano introdotti senza autorizzazione nel cortile della casa di reclusione di Verziano. «Volevo solo vedere il carcere», aveva detto. E il fratello Enoch aveva chiesto: «È vero che qui c’è la sezione femminile?». Stavolta gli è andata bene, ha scampato per un pelo la possibilità di verificarlo di persona.
Mara Rodella