R.R., ilSole24Ore 22/12/2012, 22 dicembre 2012
NEL 2013 DUE ASTE DI BTP ITALIA
Regolarità e prevedibilità. Questi i due principi-cardine di una sana politica di gestione del debito pubblico, a cui si ispira il Tesoro italiano, che deve amministrare al meglio (ridurre e allungarne la vita media) l’enorme stock di titoli di stato, che a ottobre hanno raggiunto la cifra monstre di duemilia miliardi. Si sta chiudendo un anno di novità importanti, il 2012, iniziato sull’onda della crisi dello spread e una curva dei rendimenti sostanzialmente piatta a rendimenti da capogiro, attorno al 7 per cento. Ora la situazione si è stabilizzata - dopo la grave impennata nel periodo marzo-luglio - con tassi a breve più bassi di quelli a medio e lungo termine, come è giusto che sia, e un importante ritorno degli investimenti da parte degli stranieri, che sono tornati sopra quota 40% del totale. Il 2013 - affermano le Linee guida della gestione del debito pubblico, rese note ieri - si muoverà in continuità con l’anno che sta per chiudersi, «al fine di assecondare l’esigenza della domanda, gestire le fasi di potenziale instabilità e allo stesso tempo conseguire risultati soddisfacenti sul piano dell’esposizione ai principali rischi di mercato». Intanto un’indicazione di finanza publica: «Alla luce del minor fabbisogno di cassa atteso per il 2013 e della strategia di allungamento della vita media del debito perseguita dal Tesoro, le emissioni complessive dei BoT potranno risultare inferiori rispetto a quelle del 2012». Inoltre il Tesoro - guidato dal dg Vicenzo La Via - effettuerà nel 2013 due emissioni di BTp Italia, il nuovo titolo destinato al mercato reatil che ha visto tre emissioni, per complessivi 27 miliardi, importo molto alto. Nel 2013 si prevede di procedere in linea di massima con due emissioni, mantenendo sostanzialmente invariate le caratteristiche dello strumento sia in termini di durata che di meccanismo di indicizzazione, nonchè di indice di inflazione utilizzato. «In considerazione del processo di normalizzazione in corso anche sulle scadenze più lunghe», si legge nelle Linee guida, il prossimo anno si assisterà ad «un alleggerimento delle emissioni lorde su queste tre scadenze, che saranno maggiormente in linea con gli ammontari in scadenza». Per quanto riguarda le emissioni su durate extra-lunghe, la strategia del Tesoro - che vede impegnata da anni in prima linea Maria Cannata, dirigente generale per il debito pubblico - «sarà incentrata nel contemperare l’impegno ad un graduale ritorno alla regolarità di emissione, con l’obiettivo di garantire un’efficiente esecuzione dei collocamenti, anche attraverso un’accurata scelta dei titoli da emettere».
R.R.