Stefania Tamburello, Corriere della Sera 24/12/2012, 24 dicembre 2012
ROMA —
Per mettere giù la sua agenda Mario Monti ha chiamato a raccolta la sua squadra più stretta di collaboratori. E non si fa fatica a credere che molte pagine del programma annunciato ieri le abbia scritte di suo pugno. Non c’era infatti tempo per allargare troppo il team di esperti da consultare. Nè per fare più stesure del testo. A sentire gli interessati, infatti, è stato fatto tutto, discusso e scritto, in una settimana o giù di lì.
In un primo tempo la conferenza stampa di fine anno del premier era stata immaginata per illustrare il bilancio delle cose fatte nel corso dell’anno di governo con l’indicazione di quelle ancora da impostare e da affidare all’esecutivo che uscirà dalle prossime elezioni. Così Monti si era fatto mandare da tutti i ministeri un accurato dossier sui provvedimenti varati e sul lavoro comunque svolto. Poi però le cose sono cambiate, perché il premier ha deciso di utilizzare il tradizionale incontro con i giornalisti per rendere note le prossime tappe del suo cammino politico. Non serviva quindi più di tanto la documentazione del lavoro passato quanto le indicazioni su quello futuro. E per far questo, nel poco tempo a disposizione, si è rivolto al gruppo più ristretto di consulenti di Palazzo Chigi, quelli che lo hanno affiancato negli ultimi mesi. Tutti cittadini del mondo.
Stefano Grassi è l’esperto dei dossier internazionali anche se si muove bene sui temi del lavoro, dei giovani e della multimedialità: ricercatore in politica e diritto internazionale alla Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, ha lavorato a Bruxelles, funzionario della Commissione europea dove aveva avuto modo di conoscere il premier collaborando al libro bianco sulla concorrenza. Sui temi italiani si muove meglio Federico Silvio Toniato, arrivato a Palazzo Chigi dalla segreteria del Senato. Riservato, tiene i rapporti con i ministri ma anche con maggioranza e opposizione in Parlamento. Cattolico praticante, viene indicato molto vicino a Comunione e Liberazione e al Vaticano e non tutti i ritratti reperibili in rete sono benevoli. Accanto a loro, Betty Olivi, portavoce di Monti da quando il premier era Commissario a Bruxelles. Della squadra fanno poi parte Amelia Torres che cura la comunicazione con la stampa estera e segue Monti nei vertici internazionali e Silvia Colombo, che proviene dallo studio Ambrosetti ed è capo della segreteria del Professore.
Il programma è praticamente tutto economico, come sui temi dell’economia, dal fisco alla crescita, dall’istruzione al lavoro, si incentrerà la campagna elettorale. E su questo terreno non c’è molto da inventare. Nella conferenza stampa Monti ha citato le analisi della Banca d’Italia e del suo governatore Ignazio Visco, nonché gli interventi del presidente della Bce, Mario Draghi. Tutto materiale, questo, indispensabile per segnare la rotta di qualunque futura manovra in campo economico.
S.Ta.