Guido Olimpio, Corriere della Sera 22/12/2012, 22 dicembre 2012
WASHINGTON —
Hanno aspettato che le campane suonassero i 26 rintocchi per ricordare le vittime di Newtown. Hanno atteso che passasse il minuto di silenzio. Poi hanno parlato. Secchi come il colpo di un fucile. I dirigenti della National Rifle Association, la lobby delle armi, hanno presentato ieri il loro piano antistragi. Lo «scudo di difesa nazionale» che dovrebbe trasformare le scuole in bunker, sorvegliate da apparati di sicurezza e guardie armate. «La sola cosa che può fermare il cattivo è un bravo cittadino con una pistola», è stato la frase di Wayne Lapierre, vicepresidente della Nra.
Evocando «mostri e predatori», gli appassionati delle armi hanno chiesto un’azione immediata al Congresso, in modo che quando i bambini torneranno nelle scuole, a gennaio, le troveranno protette. Da chi? Lapierre ha citato i milioni di agenti in pensione o in servizio, gli ex soldati e chiunque abbia un certo addestramento: «Potremmo schierarli subito». Ogni genitore, ha suggerito, dovrebbe sollecitare riunioni con i presidi per creare un «cordone di protezione». La lobby è pronta a dare la propria consulenza. Se Obama ha nominato una commissione, stessa cosa ha fatto l’Nra. L’ex deputato dell’Arkansas Asa Hutchinson guiderà un team di esperti e con lui ci saranno molti dei 4 milioni di iscritti alla Nra.
In quella che doveva essere una conferenza stampa e si è trasformata in un comizio (non hanno accettato le domande) i leader della lobby hanno indicato nemici e amici usando toni apocalittici, giocando sulla paura dei cittadini — «cosa fai se senti alle tre di notte il vetro della tua casa che va in frantumi?» —, speculando sugli angeli di Sandy Hook. Per Lapierre le armi sono innocenti: da quando la parola «pistola» significa qualcosa di brutto? A suo giudizio peggio fanno i videogame violenti, certi film e poi i malati di mente per i quali è necessario «un registro nazionale». Per non parlare della stampa che spinge altri pazzi a fare stragi per cercare notorietà. Lapierre ha osservato che mentre il presidente e i deputati sono protetti, «i più amati e vulnerabili» sono indifesi. «Tutto ciò deve cambiare. Adesso», ha ribadito il boss della Nra, per nulla disturbato dalla contestazione di due attivisti. Piccole proteste seguite da reazioni importanti. Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha definito vergognosa la posizione della Nra e ha ottenuto l’appoggio di attori e cantanti in una nuova mobilitazione.
Quelle di Lapierre non sono farneticazioni. Il responsabile della Nra fa campagna, crea spazi per chi vende sicurezza, interpreta i sentimenti della frontiera. Però si dimentica che in alcune scuole già ci sono (e c’erano) le guardie. Se oggi una maggioranza si agita per frenare la proliferazione, i loro avversari non sono pochi. E l’arsenale non basta mai. Alcune società fanno soldi vendendo zainetti antiproiettile per bimbi. In 5 Stati la catena Walmart ha esaurito le scorte di Bushmaster, il fucile usato dal killer Adam Lanza. Una ditta ha venduto in 72 ore una quantità di supercaricatori pari a quella piazzata in 3 anni: le persone fanno incetta per paura che li mettano al bando. Una «febbre» che ha contagiato Newtown: anche lì il Bushmaster è introvabile.
Guido Olimpio