Tommaso Pellizzari, Corriere della Sera 21/12/2012, 21 dicembre 2012
RIEDUCAZINOE PER L’ALLENATORE SCORRETTO MA I VALORI NON SI IMPONGONO PER LEGGE - È
noto dai tempi dei Promessi sposi che il coraggio, se uno non ce l’ha, nessuno glielo può dare. Vedremo se vale anche per la sportività. La Commissione disciplinare del Settore tecnico della Federcalcio ha infatti scelto per l’allenatore del Verona Andrea Mandorlini una punizione piuttosto singolare. «Sono orgoglioso di essere uno dei nemici giurati di Livorno, la cosa non mi crea alcun problema, anzi mi stimola» aveva detto (in quanto ex allenatore dello Spezia) alla vigilia della sfida di serie B in cui pensò bene anche di mostrare il dito medio ai tifosi amaranto.
A completare quel bel pomeriggio di calcio si aggiunsero i cori degli ultrà del Verona contro Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto in campo lo scorso aprile, ma conoscendo la tradizione della curva gialloblù almeno di quello non si può certo ritenere responsabile Mandorlini. Il quale è stato squalificato fino al 31 gennaio, ma la parte più difficile per lui arriverà in seguito. Prima e dopo le sette gare successive, infatti, ogni volta che parlerà in tv o sui giornali, dovrà «affermare con convinzione, fermezza e serietà... di credere fermamente nel rispetto dei valori sportivi e della funzione di unificazione sociale del calcio».
Una misura che assomiglia un po’ troppo alle rieducazioni maoiste, anche se lo stesso Mao avrebbe dubitato dell’efficacia di un provvedimento contro uno che canta in coro «Ti amo terrone» al raduno del Verona nell’estate 2011 e, solo una settimana fa, si è beccato un’altra giornata di squalifica per avere mostrato le corna ai tifosi del Cittadella. Ma il presidente del Settore tecnico, Roberto Baggio, con una decisione che somiglia pochissimo alla genialità anarchica con cui giocava a calcio, ha deciso di provarci lo stesso. Sarà interessante sentire quali parole userà Mandorlini (e con che faccia sceglierà di accompagnarle). Ma soprattutto se riuscirà a pronunciarle, a differenza di Fonzie, il personaggio di Happy Days cui si bloccava la lingua quando doveva dire «Ho sbagliato».
Tommaso Pellizzari