Elena Dusi, la Repubblica 21/12/2012, 21 dicembre 2012
IL BOSONE DI HIGGS STAR DEL 2012 UN ANNO TRA SCOPERTE E POLEMICHE
STANDING ovation: la star dell’anno per la scienza è il bosone di Higgs. L’ineffabile particella è passata come una cometa nei rivelatori dei fisici del Cern di Ginevra, che sono riusciti a crearla e coglierne i contorni. La scoperta di quella che è stata soprannominata la «particella di Dio», la «particella che fornisce la massa ai mattoni fondamentali della materia» e l’ “ultimo pezzo mancante del modello standard della fisica” è stata annunciata il 4 luglio a Ginevra.
Nella classifica che sempre le riviste scientifiche dedicano ai passi avanti più importanti dell’anno, il bosone di Higgs è primo all’unanimità. Ma non è l’unica notizia a mettere d’accordo tutti gli editori. A lasciare il suo graffio sull’anno trascorso è stata anche la sentenza dell’Aquila, con la condanna a sei anni di carcere per i sette scienziati incaricati di valutare il rischio di una grande scossa alla vigilia del sisma del 2009. La notizia è stata letta all’estero come un nuovo “processo Galileo”. «Potranno d’ora in poi gli esperti parlare pubblicamente di rischio, quando siamo di fronte a eventi che sono allo stesso tempo incerti e potenzialmente letali?» si chiede l’americana
Science.
La britannica
Nature
inserisce fra i suoi dieci personaggi dell’anno Bernardo De Bernardinis, l’ingegnere condannato all’Aquila per aver tranquillizzato la popolazione alla vigilia della scossa. «La mia colpa è stata fidarmi dei sismologi, mi sento innocente» dichiara alla rivista.
La scoperta più importante e la sentenza più controversa del 2012 hanno un ulteriore tratto in comune: l’Italia è protagonista. Nell’osservazione del bosone di Higgs i fisici del nostro paese hanno giocato un grande ruolo. Per il resto, il 2012 scientifico è stato caratterizzato dagli studi che continuano a scavare in quella miniera di informazioni che è il Dna. E nell’anno dell’arrivo del robot Curiosity su Marte non poteva mancare una menzione agli scienziati della
Nasa, che hanno costruito questo sofisticato uomo meccanico da 900 chili, piombato ad agosto alla velocità di 5.900 metri al secondo nell’atmosfera di Marte, e planato sano e salvo pochi minuti più tardi.
Ma il thriller del 2012 si è consumato in due laboratori del Centro Erasmus di Rotterdam e dell’università del Wisconsin, dove due équipe di biologi hanno modificato il virus dell’aviaria rendendolo altamente contagioso. Solo dopo mesi di dibattiti
Science
e
Nature
hanno deciso di pubblicare nei dettagli la tecnica usata per creare il virus letale.
Per l’anno prossimo, nuove scoperte scientifiche sono attese dal cosmo, dal cervello e dagli studi
sul cambiamento climatico. Mentre la sonda Planck scandaglia la radiazione emessa dall’universo nei primi istanti dopo il Big Bang, un progetto punta a ricostruire le miriadi di connessioni del cervello. «Nel 2013 — racconta
Science —
entrerà a pieno regime il Progetto Connettoma, finanziato con 38,5 milioni di dollari, che scandaglierà il cervello di 1.200 individui per osservare le differenze a livello dei singoli neuroni ».