Stefano Rizzato, la Stampa 21/12/2012, 21 dicembre 2012
QUANTO È DIFFUSO INTERNET?
Nel suo ultimo rapporto «Cittadini e nuove tecnologie», pubblicato ieri, l’Istat colloca l’Italia al 22° posto tra le nazioni europee per diffusione di Internet in casa. È questo il «digital divide» di cui si sente tanto parlare?
In gran parte sì. L’espressione sta a indicare proprio il divario tra chi ha accesso alla Rete e agli strumenti che consentono di utilizzarla e chi invece – per ragioni sociali, economiche, culturali o tecniche – non può usufruirne.
In che senso allora l’Italia è indietro?
Secondo i dati Istat, appena il 55,5% delle famiglie italiane dispone di un accesso a Internet in casa. Considerando solo quelle con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni, la percentuale sale al 62% e proprio su questo dato si nota la differenza con il resto d’Europa: dove – in media – 73 famiglie su 100 sono connesse. In Olanda, Lussemburgo e Svezia si toccano punte di oltre il 90%. Ancora peggio è la situazione relativa alla banda larga, che raggiunge soltanto il 48,6% delle case italiane. In questo campo, peggio di noi va solo in Grecia, Bulgaria e Romania.
Quindi c’è prima di tutto un ritardo a livello tecnico e di infrastrutture?
Sì, ma non solo. Guardando le statistiche, si nota anche un grosso problema di alfabetizzazione tecnologica. Il 43% delle famiglie che non hanno Internet in casa ha spiegato di non saper usare la Rete e oltre un quarto (il 26,5%) ha detto di considerarla inutile o poco interessante. Quindi, ad allontanare gli italiani dal web sembrano essere prima di tutto ragioni culturali, visto che solo il 15,8% di chi non ha un accesso domestico ha detto di trovarsi in questa situazione per motivi economici e solo il 13% perché usa Internet al lavoro o si connette con il cellulare.
Come si spiega un tale disinteresse per strumenti sempre più importanti nella nostra società?
Innanzi tutto c’è una questione generazionale. Le famiglie composte da soli anziani, con 65 anni o più, sono in gran parte scollegate dalla Rete: solo l’11,8% ha una connessione ad internet e solo il 13,9% ha un computer in casa. Al contrario, le famiglie con almeno un minorenne tendono ad essere quelle tecnologicamente più avanzate: quasi otto su 10 sono dotate di un accesso domestico, l’83,9% ha un personal computer e il 46,5% anche una console per videogiochi.
Dal punto di vista geografico, ci sono differenze interne nel nostro Paese?
Sì, in Italia persiste ancora un importante «digital divide» tra Nord e Sud. Nelle regioni meridionali Internet è usato appena dal 43,3% delle persone e non arriva a coprire la metà delle case (il 49,6%). Al Centro-Nord gli internauti sono oltre il 55% e più del 57% delle famiglie può connettersi da casa. Sempre al Sud, la banda larga arriva appena nel 41,2% delle abitazioni: un dato tra i più bassi d’Europa.
Oltre ad età e posizione geografica, ci sono altre differenze da tenere in considerazione?
La più rilevante è ancora quella di genere. Sempre più donne usano il personal computer – oggi sono il 47,1% contro il 34,7% del 2005 – e sale anche il numero delle utenti femminili di Internet, dal 26,9% di sei anni fa al 47% odierno. Ma il distacco nei confronti della popolazione maschile resta elevato: il 57,9% degli uomini impiega un pc e il 58,3% si connette regolarmente alla Rete. Qui, però, torna in gioco la questione generazionale: in realtà, se si prendono in considerazione gli italiani fino ai 34 anni, le differenze tra uomo e donna dal punto di vista tecnologico sono molto contenute.
A proposito di cellulari connessi ad Internet, quelli sono in crescita: di quanto?
I dati Istat lo confermano: il 28% delle persone di oltre 14 anni ha usato il web da un luogo diverso da casa e dal lavoro: si tratta di circa 7 milioni e 500 mila italiani. In particolare, il 22% degli over-14 ha utilizzato uno smartphone o un tablet per connettersi. Si tratta in gran parte di strumenti di lavoro, come dimostra il fatto che, fuori casa, Internet è impiegato soprattutto per inviare e ricevere email.
E in generale cosa fanno gli italiani con il web?
L’email resta lo strumento prevalente e l’81% degli internauti utilizza la Rete per spedire o ricevere messaggi. Ma, com’è noto, il web è anche una grande comunità virtuale e oltre la metà di chi naviga l’ha usato per incontrarsi tra chat, forum e – soprattutto – social network come Facebook e Twitter. Più o meno la stessa quota (il 50,5%) si collega per leggere notizie sui siti d’informazione. Cresce, poi, l’e-commerce: nel 2012 il 28,2% degli italiani connessi ha ordinato o comprato almeno una volta prodotti sul web: in gran parte, per acquistare biglietti di treni e aerei o per altre spese legate a viaggi e vacanze.