Antonello Caporale , il Fatto Quotidiano 17/12/2012, 17 dicembre 2012
I QUALUNQUE IN CARNE E OSSA
[Chi ha picchiato un elettore e chi va a caccia delle mogli altrui la devozione al cavaliere e quella per la cassa le maschere del belpaese tratte dal libro “la ciurma”] –
Sono molti i Cetti Laqualunque a cui abbiamo affidato il potere. Fetentoni di ogni risma o solo persone modeste alla ricerca di un po’ di luce nella piazza grande della politica. La domanda che mi posi e che, rileggendo queste interviste pubblicate su La Repubblica, anche voi vi rivolgerete, è come sia stato possibile e come continui ad esserlo affidare la gestione del bene comune a tipetti simili. La conclusione più amara è che scambiamo la cabina elettorale per quella del mare, giungiamo al seggio senza riflettere e decidiamo il voto senza conoscere.
IL CORNUTO STA A ROMA
Vittorio Sgarbi
Anche i parlamentari tradiscono. E sono traditi. Non potevamo che bussare alla porta di Vittorio Sgarbi per ottenere insuperabili ragguagli.
Bisogna giungere a una prima conclusione.
Il cornuto sta a Roma!
Lo può provare?
Sono un cultore rigoroso, non un mestierante. Forse è il caso che riferisca il nome e il cognome di uno dei colleghi cornuti.
Questo no!
Un parlamentare della Toscana...
Per favore non faccia né cognomi né nomi.
Ricordo, come se fosse ieri, un serio sottosegretario rifugiarsi nel mio bagno… non mi aspettavo che riducesse in uno stato miserabile la mia preziosa collezione di asciugamani. Il collega S. per quattro donne darebbe via il collegio. Ma anche P. e B. sono magnifici predatori.
Sgarbi, fermiamoci qua.
Adesso veniva il bello…
25 maggio 2004
IL PAPAGNO
Ignazio La Russa
Fascista io solo perché ho dato una botta in testa a uno che diceva fregnacce?». Teoria e pratiche di Ignazio La Russa, la politica nel fisico. Una volta raccontò: «Conobbi una ragazza, eravamo sul più bello… intimità completa, quando mi disse: “Mi dispiace, non posso farlo, mio padre è stato partigiano”».
Ignazio Benito Maria La Russa al naturale rivela mani pesanti.
Quella di domenica a Milano è stata una grandissima manifestazione. Bellissima giornata, bellissima platea. Coreografia fin nei dettagli Il muro di Berlino che cadeva è opera mia, il muro di cartone voglio dire. Individuo sette ragazzi dotati di fischietto. Uno di essi disturbava clamorosamente.
Allora lei entra in azione.
Una piccola spinta.
Due ceffoni.
Il ragazzo me lo ha pure chiesto: mi è arrivato un papagno in faccia, sei stato tu?
11 novembre 2003
LA LEGGE IN SARTORIA
Luigi Vitali
Vita, opere e sogni di Luigi Vitali, chiamato da Berlusconi a cucire un vestito su misura la legge “salva-Previti”. «È meno porca di altre, non nego che in qualche modo possa servire a Cesare Previti.
Non nega. È già un buon inizio.
Se lei affonda nella minuzia del caso singolo… ma oramai tutti la chiamano “salva-Previti”,
Previti non l’ha mai disturbata.
Mai.
Quindi è tutta farina del suo sacco.
Solo una volta Previti mi ha chiesto.
Cosa le ha chiesto?
Disse: «Hai messo mano a questa cosa?».
Lei gli ha risposto di sì ed è tutto finito.
Esatto.
Anche Berlusconi l’ha chiamata.
Sì. «Molti giornali scrivono che è una porcheria», mi ha detto, «tu che ne dici?». Io gli ho risposto: guarda presidente che è molto meno porca di quel che si dica.
29 novembre 2004
L’ODORE DEL COMUNISM0
Ombretta Colli
Le prime ore della sinistra al governo. Il ritratto raccapricciante è firmato da Ombretta Colli.
Signora, qui c’è puzza di bruciato.
La sento anch’io.
Cattivo odore.
Odore di comunismo.
Mamma mia come lo dice brutto.
È così come lo dico. Come vuole che sia?
Non saprei.
Ma non vede? Ma non li vede già in campo? Già pieni di quel modo di dire: adesso te lo spiego io il mondo.
In effetti il clima stasera è nervoso.
Ma caspita! Questi sono in azione, le facce sono buie. Le ha presenti le loro facce?
Se li si guarda attentamente un po’ si nota che sono diversi.
Quando ero presidente della Provincia c’era un clima meraviglioso
Adesso comandano loro anche lì.
E vada a vedere un po’ cos’è diventato.
Una caserma.
Ma che noia!
9 maggio 2006
IL VOLTO DI PADRE PIO
Sandro Biasotti
Con un punteruolo elettronico il presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti illustrò a un gruppo di fedeli, nel palazzo della Giunta, il volto di Padre Pio che si scorgeva dalla statua del Cristo degli abissi, adagiata nella sala del Palazzo. I fedeli fecero «ohhhhh», ma il vescovo decretò il presidente visionario. «Ho fatto una cazzata, queste cose è meglio lasciarle alla Curia».
Le riferiscono che all’altezza del costato del Cristo degli abissi si riconoscevano i lineamenti contadini di Padre Pio e lei si sente in dovere di andare a vedere.
Ero in giunta a riflettere sul non esaltante risultato elettorale quando venne il mio vice a dirmi che appariva questa immagine. Non ci pensai due volte, la statua è nel palazzo della Regione, io sono il padrone di casa.
Va e vede.
Mi è sembrato Padre Pio. Ma potevo risparmiarmi l’illustrazione del costato. Dovevo starmene nel mio ufficio zitto”.
4 luglio del 2004
“SONO UN CAPELLONE”
Pino Galati
Mi trovo a Sorrento, al meeting dei giovani forzisti guidati da Marcello Dell’Utri, e vedo nel grande auditorium un uomo nuovo. Capelli ovunque sulla fronte un tempo desolata e nuda. È Pino Galati, potente elargitore di elemosine elettorali nella piana di Lamezia Terme.
Il suo sogno si è avverato.
Avevo perso i capelli a diciotto anni.
Infatti lei e Schifani eravate gli unici uomini a esibire il riporto. Poi Berlusconi ha fatto il trapianto. E ha persuaso anche lei.
Ho avvertito l’esigenza di ripulire la mia faccia. Mi appariva sporca, non so come dire.
È stato chiaro.
Sono dimagrito, ho perso otto chili. E ho deciso di sottopormi al trapianto.
Onorevole Galati, lei adesso è capellone!
Sono andato a Miami. Raccolgono capelli da tutto il mondo e attraverso sofisticate analisi di compatibilità li trapiantano sulla testa altrui.
I giornali hanno sue foto nuove?
Non lo so.
13 novembre 2005
ABUSIVO ALLA CAMERA
Luciano Sardelli
Accadde in Puglia nel 2001 un’elezione al fotofinish. Il forzista Sardelli strappa la vittoria sul diessino Faggiano: ottantanove voti, la differenza. Lo sconfitto prova che il verdetto è dovuto a un errore materiale, ma la conta, o la riconta, è decisione che si prende in Roma…
Luciano Mario Sardelli, deputato abusivo della Camera dei deputati.
Abusivo no. Il Signore misericordioso mi deve dare la forza di portare pazienza anche di fronte a queste offese. Io sono vittima.
Per un mero errore materiale il suo avversario si è visti sottratti gli ottantanove voti grazie ai quali lei è stato eletto.
Sono due anni che subisco diffamazioni.
Alla Camera – collegio 33 di Brindisi – sarebbe dovuto andare il diessino Cosimo Faggiano e non il forzista Sardelli.
Ammesso, e dico ammesso e non concesso, che tutto questo sia vero, io cosa c’entro?
30 luglio 2003
“TANCRE’, FAI TU”
Tancredi Cimmino
Ex parlamentare democristiano approdato nell’Udeur di Mastella nel delicato incarico di tesoriere.
Senatore, partiamo dalla cassa.
La cassa è qui ed è vuota.
Ma lei, senatore, ha le spalle coperte da un’ottima condizione economica.
Vero, provengo da famiglia agiata.
E suo suocero è Sergio Bruni, un grande della canzone napoletana. “Carmela”: la più alta esecuzione vocale che si ricordi.
“Amaro è ‘o bene”: ancora più struggente. Stiamo perdendo il filo.
Ah, la candidatura.
Mi aspettavo il giusto riconoscimento e invece ancora niente.
Clemente cosa le ha detto?
Ci sono problemi, «Tancrè devi capire».
E lei si è stancato.
A questo punto ho dato in altre mani la cassa.
Tanto la cassa è vuota.
Tanto mi tengo «Il Campanile».
Corretto.
Fesso no, mo’ basta.
23 febbraio 2006
IL NOBEL A BERLUSCONI
Tonino Gentile
Il Nobel a Berlusconi? «Lo proposi in un altro contesto internazionale ma non era servilismo». Cosenza ha chiesto con una gran messe di voti al forzista Tonino Gentile di rappresentarla al Senato. Gentile è giunto a Roma e ha illustrato le sue idee. Poche ma buone.
“Le raccomando l’equilibrio, sono cose delicate.Non ho sostegno mediatico” .
Senatore, purtroppo sono in molti a non conoscerla. Per questo in molti si chiedono chi sia effettivamente.
Rammenti loro lo studio sull’ipocondria e sui malati immaginari.
I più ricordano la sua idea del Nobel per la pace a Berlusconi.
Allora vuole farmi a fettine? Non era mica servilismo. Senta: vogliamo approfondire il tema della sanità o vuole divagare?
Fu lei a chiedere più serie indagini sulla depressione del calciatore della Roma Emerson?
Mi sono occupato della crisi del mondo del calcio.