Aldo Grasso, Corriere.it 21/12/2012, 21 dicembre 2012
I quarant’anni dei telefilm di qualità – H BO (acronimo di Home Box Office) è la tv via cavo Usa più famosa nel mondo, ha compiuto da poco i quarant’anni
I quarant’anni dei telefilm di qualità – H BO (acronimo di Home Box Office) è la tv via cavo Usa più famosa nel mondo, ha compiuto da poco i quarant’anni. Quarant’anni spesi bene. Nata l’8 novembre 1972 da una trasformazione di The Green Channel (una tv via cavo locale di Manhattan), HBO è oggi uno dei network più conosciuti e apprezzati, di proprietà della Time Warner, con oltre 33 milioni di abbonati negli States, e una presenza in 150 paesi del mondo. È con HBO che si comincia a parlare di brand in tv, a definire un marchio capace di mettere in gioco valori estetici, affidarsi a nozioni come stile e qualità. Proprio a partire dagli anni ’80, nasce in America quella che Robert J. Thompson definisce Quality Tv, la tv «altra», diversa, versione televisiva del cinema d’ essai. Sono telefilm che mettono in campo un uso raffinato dei processi seriali, temi adulti e atipici, complessità della trama, cura per l’immagine. È il telefilm di qualità a definire il valore dei canali grazie alle sue caratteristiche estetiche. Telefilm come «I Soprano», «Sex and the City», «The Wire», «Six Feet Under», «The Pacific», «In Treatment», «Boardwalk Empire», «Mildred Pierce», «Game of Thrones», «True Blood», solo per citarne alcuni, costituiscono un catalogo di tutto rispetto, che non ha nulla da invidiare al cinema. HBO è la prima rete che usa esplicitamente il proprio nome come marchio di fabbrica, e firma così ogni suo programma, garantendone la diversità di stile e contenuti rispetto al resto della tv: «It’s not Tv, It’s HBO!». Fino a poco tempo fa, le serie americane erano abbastanza ignorate, poi, quando ci si è accorti che stavano influenzando costumi, immaginario e cultura collettivi, in Italia si è subito aperta la corsa a chi ne sapeva di più. Il grande insegnamento dell’HBO è che la qualità esiste solo quando sono state create le condizioni perché emerga la qualità. E perché si trasferisca nelle cose, la qualità deve appartenere alle persone che fanno quelle cose. Aldo Grasso] H BO (acronimo di Home Box Office) è la tv via cavo Usa più famosa nel mondo, ha compiuto da poco i quarant’anni. Quarant’anni spesi bene. Nata l’8 novembre 1972 da una trasformazione di The Green Channel (una tv via cavo locale di Manhattan), HBO è oggi uno dei network più conosciuti e apprezzati, di proprietà della Time Warner, con oltre 33 milioni di abbonati negli States, e una presenza in 150 paesi del mondo. È con HBO che si comincia a parlare di brand in tv, a definire un marchio capace di mettere in gioco valori estetici, affidarsi a nozioni come stile e qualità. Proprio a partire dagli anni ’80, nasce in America quella che Robert J. Thompson definisce Quality Tv, la tv «altra», diversa, versione televisiva del cinema d’ essai. Sono telefilm che mettono in campo un uso raffinato dei processi seriali, temi adulti e atipici, complessità della trama, cura per l’immagine. È il telefilm di qualità a definire il valore dei canali grazie alle sue caratteristiche estetiche. Telefilm come «I Soprano», «Sex and the City», «The Wire», «Six Feet Under», «The Pacific», «In Treatment», «Boardwalk Empire», «Mildred Pierce», «Game of Thrones», «True Blood», solo per citarne alcuni, costituiscono un catalogo di tutto rispetto, che non ha nulla da invidiare al cinema. HBO è la prima rete che usa esplicitamente il proprio nome come marchio di fabbrica, e firma così ogni suo programma, garantendone la diversità di stile e contenuti rispetto al resto della tv: «It’s not Tv, It’s HBO!». Fino a poco tempo fa, le serie americane erano abbastanza ignorate, poi, quando ci si è accorti che stavano influenzando costumi, immaginario e cultura collettivi, in Italia si è subito aperta la corsa a chi ne sapeva di più. Il grande insegnamento dell’HBO è che la qualità esiste solo quando sono state create le condizioni perché emerga la qualità. E perché si trasferisca nelle cose, la qualità deve appartenere alle persone che fanno quelle cose. Aldo Grasso