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 2012  dicembre 20 Giovedì calendario

PER LA BOCCASSINI IL “TRATTAMENTO MESIANO” ALLA BERLINA SU CHI PER LE CALZE E UNA CICCA


Tocca adesso a Ilda Boccassini. Con lo stesso sistema di sempre, ma sempre più in voga negli ultimi anni, i media di proprietà di Silvio Berlusconi e della sua famiglia allargata cercano di triturare, infangare, colpire qualunque persona venga considerata un pericolo, o un intralcio, per il politicoproprietario
della galassia Mediaset. Su «Chi» spuntano adesso le foto del magistrato antimafia. L’hanno «beccata» con qualcuno d’imbarazzante? Ha commesso qualche scorrettezza nel suo lavoro contro la ‘ndrangheta? O mancato la cattura dei sequestratori del ragionier Giuseppe Spinelli, il maneggiatore del denaro contante di Arcore? Niente di questo, la «notizia » per il settimanale di gossip è che Boccassini, pm nel processo contro Berlusconi per lo scandalo Ruby Rubacuori, butta una cicca di sigaretta per terra. E lo fa nientemeno mentre «depone con cura un pacchetto in un sacchetto più grande ». E c’è un però: «Come si può notare, non con altrettanta cura “depone” in terra la bionda lasciata a metà».
Un altro titolo, «Questione di stile », riguarda anche il look, le «calze in lana multirighe, 21 euro», il cappotto, e pure la sciarpa «reinterpretazione della smorfia napoletana, in modal e seta, 300 euro». Come oggi a Boccassini, successe anche al giudice Raimondo Mesiano: venne inquadrato dalle telecamere di Canale 5, su suggerimento di colleghi della carta stampata, mentre andava dal barbiere, «con le calze turchesi ». Era il giudice civile che rese evidente giudiziariamente quello che era ovvio logicamente: per corruzione dei giudici che attribuirono la casa editrice Mondadori a Berlusconi, era stato condannato (pm in primo grado erano Gherardo Colombo e Boccassini) l’avvocato Cesare Previti. Ma Previti l’aveva fatto per favorire chi? E quindi, se Carlo De Benedetti era la parte offesa, chi avrebbe dovuto risarcirlo se non il beneficiato Berlusconi? Quelle «calze turchesi» — era il 2009 — spaccarono le redazioni
giornalistiche di Mediaset, fecero intervenire politici e opinionisti. Ma questo «stile al fango» è eterno: è emersa una «struttura delta» per manipolare le notizie anche in Rai a
favore di Berlusconi e fu sempre «Chi» a inventare letteralmente un fidanzato per Noemi Letizia, che da minorenne frequentava l’allora premier. Dopo la festa a Casoria per
i 18 anni della papi-girl, Veronica Lario ne ebbe abbastanza del «ciarpame » e chiese il divorzio. Ancora in corso, perché Berlusconi si dichiara generoso con tutti, ma pare
lo sia un po’ meno con la madre dei suoi figli. Ma questo (e ben altro sul bunga bunga) «Chi» si guarda bene dal dirlo.