Varie, 16 dicembre 2012
Lida Pamio Taffi, 87 anni. Originaria di Milano ma residente a Mestre, vedova da anni, madre di un solo figlio morto giovane in un incidente stradale, viveva sola in un appartamento al secondo piano di condominio abitato soprattutto da anziani
Lida Pamio Taffi, 87 anni. Originaria di Milano ma residente a Mestre, vedova da anni, madre di un solo figlio morto giovane in un incidente stradale, viveva sola in un appartamento al secondo piano di condominio abitato soprattutto da anziani. Solita aprire la porta di casa a chiunque perché non ci sentiva, l’altro giorno fece entrare qualcuno che, forse per derubarla, prima tentò di strangolarla col laccio del «salva la vita Beghelli», poi afferrò un coltellaccio da cucina che gli piantò nell’addome, ne prese un’altro che le conficcò nella gola e infine, dove aver frugato ovunque e arraffato un portafogli e qualche oggetto di valore, scappò via. Il cadavere, sul pavimento in una pozza di sangue, trovato da un nipote sessantenne che era passato a prendere la Pamio per accompagnarla dal dottore. Pomeriggio di giovedì 20 dicembre in un appartamento in via Vespucci 13 nel cuore di Mestre (Venezia).