Varie, 16 dicembre 2012
Michela Strever, 73 anni. Di Vasto, nubile, «tranquilla, gentile», tirava avanti con la pensione e abitava da sola in una modesta casa di campagna su due piani dove l’altro giorno si intrufolarono dei balordi che le saltarono addosso, per non farla urlare le ficcarono uno straccio in bocca, poi le legarono le mani alla spalliera del letto, la riempirono di cazzotti in faccia e infine, dopo aver frugato ovunque, se ne andarono con in tasca poche decine d’euro
Michela Strever, 73 anni. Di Vasto, nubile, «tranquilla, gentile», tirava avanti con la pensione e abitava da sola in una modesta casa di campagna su due piani dove l’altro giorno si intrufolarono dei balordi che le saltarono addosso, per non farla urlare le ficcarono uno straccio in bocca, poi le legarono le mani alla spalliera del letto, la riempirono di cazzotti in faccia e infine, dopo aver frugato ovunque, se ne andarono con in tasca poche decine d’euro. Notte di martedì 18 dicembre in una casa colonica in via Villa De Nardis a Vasto (Chieti).