Varie, 16 dicembre 2012
Loredana Boscani, 50 anni. Residente a Rozzano (Milano), operaia appena messa in cassa integrazione, nubile, «molto morigerata, riservata», tranquilla («usciva di casa solo per fare la spesa»), tutta dedita alla cura della vecchia madre costretta a letto da una grave infermità
Loredana Boscani, 50 anni. Residente a Rozzano (Milano), operaia appena messa in cassa integrazione, nubile, «molto morigerata, riservata», tranquilla («usciva di casa solo per fare la spesa»), tutta dedita alla cura della vecchia madre costretta a letto da una grave infermità. L’altra sera fece entrare in casa qualcuno che probabilmente conosceva e che a un certo punto chissà perché le spaccò la testa con un soprammobile, la strangolò, e poi se ne andò lasciando la porta spalancata. A trovare il cadavere sul pavimento tra la cucina e il soggiorno, in una pozza di sangue, fu una vicina (la madre non s’è accorta di nulla; esclusa l’ipotesi della rapina finita male visto che dall’appartamento non manca nulla; la polizia ha messo sotto torchio il fratello Mirco, con cui pare che non andasse d’accordo). Pomeriggio di lunedì 17 dicembre in un appartamento all’ottavo piano in via delle Margherite 6 nel quartiere popolare Aler di Rozzano (Milano).