Giuseppe Marino, il Giornale 14/12/2012, 14 dicembre 2012
Google fiero di eludere tasse «È il capitalismo, bellezza» - Sono lontani i tempi di «Don’t be evil», non essere malvagio, il motto aziendale coniato nel 2000 con cui Google voleva costruire la propria immagine di azienda «umana»
Google fiero di eludere tasse «È il capitalismo, bellezza» - Sono lontani i tempi di «Don’t be evil», non essere malvagio, il motto aziendale coniato nel 2000 con cui Google voleva costruire la propria immagine di azienda «umana».L’inventore di quello slogan, Paul Buchheit, papà anche della Gmail, non lavora più a Mountain View da tempo. E sul più cliccato motore di ricerca del mondo negli anni sono piovute accuse da ogni genere di attivisti: per l’ambiente («lo schermo tutto bianco consuma troppa energia e quindi inquina »), per i diritti umani («collabora con la censura cinese »), per la privacy («manipola i dati degli utenti»). L’arroganza di Google,parallelamente, è aumentata al passo della sua quotazione in Borsa. E ben presto i due creatori Sergey Brin e Larry Page hanno capito che i tempi dei progetti nel garage della Silicon Valley e delle copertine inneggianti alla loro genialità erano finiti. Google è ufficialmente entrata nella sua «era Microsoft»: proprio come la creatura di Bill Gates è considerata un ingombrante monopolista su scala globale. Se fai tanti soldi generi invidia e ci vuol più che due geniali nerd per resistere al timone di un simile colosso. Ed ecco che è arrivato Eric Schmidt, l’ingegnere manager che ormai da anni guida Google (dal 2011 ne è presidente). Così, quando si è aggiunta l’accusa di dribblare il fisco in diversi Paesi, dal Regno Unito all’Australia passando per l’Italia, è toccato a Schmidt gestire la patata bollente. E il timoniere ha scelto di navigare dritto contro i marosi. In un’intervista a Bloomberg , Schmidt ha detto di essere «orgoglioso del sistema di elusione delle tasse applicato da Google». La frase è di quelle destinate a restare scolpite nella storia mondiale del business, almeno quanto lo «stay hungry, stay foolish» di Steve Jobs.Ma,a differenza dell’invito del genio di Apple a restare affamati, la frase di Schmidt ha già suscitato gigabyte di polemiche in tutto il mondo. A partire dall’Italia,che è pur sempre il Paese dove «il lavoro è un diritto», ma si dimentica che è un diritto esercitabile solo se qualcuno lo crea il lavoro. Certo, Google approfitta del fatto che la sua merce è immateriale, fatta dei bit di cui sono costruiti i siti internet e dunque è più difficile stabilire in quale Paese debba pagare le tasse rispetto a chi produce acciaio o auto. Schmidt sarà anche stato arrogante, ma ha il merito di aver incenerito con una frase anni di ipocrisie in tema di concorrenza fiscale tra Paesi: Google è riuscita a risparmiare due miliardi di dollari di tasse attraverso il «doppio irlandese» e il «panino olandese», un meccanismo (legale) di trasferimento degli utili a società che hanno sede in Irlanda, dove la tassazione sulle aziende è al 12,5%, e incassi di diritti d’autore con l’aliquota agevolata dell’Olanda.Il terminaleultimo è un’azienda con sede di comodo alle Bermuda, dove la tassazione sulle società è pressoché azzerata. «È immorale», gli ha gridato contro mezzo mondo politico inglese. «Si chiama capitalismo. E noi siamo orgogliosamente capitalisti. Non ho dubbi di sorta su questo». E non gli si può dar torto. Le società sfruttano la concorrenza fiscale, ma sono i governi che la rendono possibile, lanciando «offerte speciali» di tassazione con lo scopo dichiarato di attrarre investimenti e posti di lavoro. Ed è paradossale che i più accaniti accusatori di Google siano gli inglesi. Ma non è a Londra che hanno messo su casa tanti Vip come Valentino Rossi per pagare meno tasse? Ed è stato Cameron, quando Hollande ha annunciato le tasse sui ricchi al 75%, a dire «i ricchi vengano da noi, stenderemo loro il tappeto rosso». Senza contare che sia Bermuda sia le Cayman sono «territori britannici d’oltremare » soggetti alla Corona. E poi: davvero è immorale cercare i Paesi dove la legislazione è più favorevole? Allora sono immorali i gay che si sposano dove è consentito o le coppie che ricorrono alla fecondazione assistita all’estero? Magari informandosi prima su Google.