Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  dicembre 14 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LA STRAGE IN CONNECTICUT


WASHINGTON - Ventisette morti, di cui 18 bambini. L’ultimo bilancio, tragico, lo fornisce l’emittente Cbs, mentre sono ancora frammentarie le notizie che arrivano dal Connecticut, dove questa mattina, poco dopo le 9 ora locale, si è verificata una sparatoria in una scuola elementare a Newtown.
Lo sparatore è morto. Secondo alcuni testimoni, ci sarebbe anche un’altra persona che avrebbe aperto il fuoco nella scuola e che sarebbe riuscita a fuggire, ma la polizia sembra escludere al momento questa ipotesi. C’è stato, intanto, un arresto: potrebbe essere un complice dell’assalitore.
Cbs riferisce che l’autore della strage è il padre di uno degli alunni. L’uomo, identificato da Cnn come Ryan Lanza, di circa 20 anni, era di Newtown ma viveva a Hoboken in New Jersey. Era interamente vestito di nero, indossava un giubbotto antiproiettile e aveva almeno due armi, che sono state ritrovate sul posto. Avrebbe aperto la sparatoria nelle classi dell’asilo. Non è chiaro se si sia tolto la vita o se sia stato ucciso dalla polizia. Un’intera classe mancherebbe all’appello.
Col tempo si aggiungono dettagli sempre più inquietanti: Nbc riferisce che uno dei genitori dell’autore della strage è stato trovato morto in casa.
Alla conferenza stampa non è stato comunicato il numero esatto delle vittime, ma è stato confermato che si tratta di bambini e personale della scuola. "La nostra priorità è dare ai genitori dei bimbi tutte le informazioni", ha detto Paul Vance, della polizia. Di certo è una delle stragi più gravi e drammatiche negli Stati Uniti, ma solo l’ultima di una lunga serie, da Columbine a Virginia Tech.
La sparatoria è avvenuta alla Sandy Hook Elementary School, un edificio circondanto da un bosco, in una tranquilla cittadina ad un centinaio di chilometri a nord di New York. "E’ allarmante, specialmente qui a Newtown, che abbiamo sempre creduto il posto più sicuro d’America", racconta uno dei genitori, Stephen Delgiadice.
Fra i primi a riferire che fra le vittime potessero esserci bambini, il giornale locale Hartford Courant, insieme alla tv Channel 8. Poi il bilancio sempre più grave, aggiornato continuamente dai maggiori network nazionali. Ci sarebbero anche diversi feriti: almeno tre di loro sono in ospedale, in condizioni gravi.
Le notizie filtrano con difficoltà perché la scuola è stata isolata. La polizia ha circondato tutta la zona e sul luogo sono arrivate squadre speciali, oltre ad ambulanze e soccorsi. Una donna che si trovava nell’edificio, intervistata dalla Cnn, ha raccontato di aver sentito sparare un centinaio di colpi e di aver visto due corpi riversi nell’atrio dell’edificio. La testimone riferisce che fra le vittime ci sono la preside dell’istituto e lo psicologo della scuola. Il vice preside sarebbe invece ferito a una gamba o un piede.
I bambini hanno lasciato l’edificio in lacrime, in una straziante processione: tremanti, i volti impauriti. Sono stati portati in una caserma dei pompieri vicino alla scuola, dove i genitori sono andati a riprenderli.
Il presidente Barack Obama è stato informato e segue le indagini. "Ora è il momento di sostenere il rispetto della legge e le famiglie coinvolte in questo tragico evento", commenta la Casa Bianca, aggiungendo che il presidente Obama "rimane fermo nel suo impegno di confermare il bando nei confronti delle armi d’assalto".
La direzione ha annunciato la chiusura di tutti gli istituti del distretto per garantire la sicurezza dei ragazzi e del personale.
(14 dicembre 2012)

SANDY HOOK SCHOOL 1956 VISITORS WELCOME

"Commentatori e politici dicono: "Non è il momento di parlare di controllo delle armi". Davvero? E quando allora?". Questo il tweet con cui Michael Moore, regista del film denuncia Bowling for Columbine, ha stigmatizzato la mancanza di politiche di controllo della diffusione di armi da fuoco negli Usa anche dopo stragi di entità come quella di Newtown

CORRIERE.IT
Terrore in una scuola di Newtown, nel Connecticut. Un uomo è stato ucciso dalla polizia dopo aver commesso una strage all’interno di una scuola elementare. Per l’Associated Press le vittime sarebbero almeno 30, di cui almeno 18 bambini, tra i 5 e i 10 anni. È successo alla Sandy Hook Elementary School, intorno all 9.30 ore locali, le 15.30 in Italia. L’autore della strage secondo la Cnn sarebbe stato identificato come Ryan Lanza, di circa 20 anni, originario del New Jersey. La madre dell’autore della strage in Connecticut, è stata trovata morta a casa, era una insegnante della scuola.
GLI SPARI - Il sito del principale quotidiano locale, l’Hartford Courant, riferisce che i primi spari si sono uditi nell’ufficio di presidenza. Il killer potrebbe essere il padre di un allievo. Ma altre testimonianze parlano di un ragazzo giunto nella scuola a bordo di un’auto, un ventenne con giubbotto antiproiettile e ben quattro armi. Nel corso della sparatoria ha esploso un centinaio di colpi. Secondo un testimone intervistato dalla Cnn, tra i morti ci sarebbero il preside e lo psicologo dell’istituto. Il vice preside sarebbe invece ferito a una gamba o un piede. Gli studenti della scuola, circa seicento, sono stati evacuati. Ma i bambini coinvolti erano in quel momento nella vicina classe di scuola materna. Immediata la chiamata al 911. La polizia è intervenuta in pochi minuti.
LE INDAGINI - A distanza di oltre quattro ore dalla strage appare ancora molto confuso il quadro delle indagini in corso. Non si sa, ad esempio, se l’assassino avesse o meno dei complici. La polizia ha fermato alcuni sospetti. Uno dei quali, che indossava i pantaloni di una tuta mimetica, ha ripetutamente affermato «non sono stato io» mentre i poliziotti lo portavano via.
L’EVACUAZIONE - La zona intorno all’istituto scolastico è stata isolata, i bambini, piangenti e tenuti per mano, sono stati accompagnati all’esterno della scuola e affidati ai genitori. Newtown è una cittadina di 26.996 abitanti, nei boschi della Contea di Fairfield. Dista da Hartford circa 80 chilometri. Si tratta di una delle zone con i più alti redditi degli Stati Uniti.

OBAMA (CORRIERE.IT)
Barack Obama resta «impegnato nel tentativo di rinnovare il bando sulle armi d’assalto». L’annuncio arriva dalla Casa Bianca, a seguito della notizia che almeno 27 persone, compresi 18 bambini, sono morte, quando almeno un uomo armato ha aperto il fuoco in una scuola elementare a Newtown, nel Connecticut. Il presidente degli Stati Uniti ha anche fatto sapere attraverso il suo portavoce Jay Carney di provare «enorme solidarietà con le famiglie colpite». La Casa Bianca ha anche dichiarato di star facendo «tutto il possibile per sostenere lo Stato e le forze di polizia locali». Obama viene costantemente aggiornato sugli sviluppi, ha aggiunto. Inoltre il presidente ha parlato con il governatore del Connecticut Dannel Malloy per esprimergli le condoglianze e il dolore. Carney ha detto che Obama ha avuto anche un colloqui o telefonico con il direttore dell’Fbi, Robert Mueller, al quale ha assicurato tutto l’appoggio.
I PRECEDENTI - Secondo le prime ricostruzioni, sul posto sono state ritrovate quattro pistole. E non solo, l’uomo indossava un giubbotto antiproiettile e portava con sé quattro armi da fuoco. Quella della scuola Sandy Hook è una delle stragi più tremende degli ultimi anni, avvenute in scuole o università. Alla Columbine, il liceo del Colorado, divenuto tristemente famoso nel 1999 per la morte di 12 studenti e un insegnante, due studenti si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti. Tale fatto è ritenuto il più sanguinoso episodio di violenza in una scuola nella storia degli Stati Uniti dopo quello della Bath School (1927) e, successivamente, del Virginia Tech (2007). Al criminoso gesto dei due studenti fece seguito un lungo e acceso dibattito nazionale sulla legislazione statunitense riguardante il controllo sulla vendita e la reperibilità delle armi da fuoco, nonché la loro detenzione.
ALLA COLUMBINE - Durante i mesi precedenti alla sparatoria, Harris e Klebold si procurarono due armi da fuoco da 9 mm e due fucili a pompa calibro 12, comprati nel dicembre 1998 usando come intermediaria un’amica, Robyn Anderson, già maggiorenne e particolarmente vicina a Dylan. I due comprarono poi una pistola da un amico, Mark Manes, arrestato qualche mese dopo il massacro per aver venduto l’arma ad un minorenne[13], insieme a Philip Duran, colpevole di aver portato i due ragazzi da Mark per la vendita. Le armi di Eric Harris Seguendo alcune istruzioni lette su internet, Harris e Klebold costruirono anche 99 ordigni esplosivi improvvisati di varie grandezze e segarono inoltre le canne e i calci dei fucili a pompa per nasconderli più facilmente. I due, ancora prima che il massacro cominciasse, avevano già infranto diverse leggi sul possesso delle armi, tali da assicurare loro un lungo periodo di galera.
MICHAEL MOORE - Alla strage della Columbine Michael Moore ha dedicato un documentario che ha contribuito al dibattito sulle armi da fuoco negli Usa. Appresa la notizia della strage in Connecticut, il regista ha scritto su Twitter in tono polemico: «Sono passati pochi minuti e già i politici dicono che non è il momento di parlare del controllo delle armi. E allora quando è il momento?».
Redazione Online