l’Espresso 14/12/2012, 14 dicembre 2012
LE OCCASIONI PERDUTE DEL PDL
Eccoli di nuovo all’attacco, i Cicchitto, i Gasparri, persino i Capezzone come se niente fosse successo. Eccoli lì, in tv a difendere l’indifendibile, come zombi resuscitati all’improvviso per trascinarci verso la catastrofe. Questa destra inqualificabile, ormai arrivata al lumicino anche nei sondaggi, tenta il colpo di coda per sopravvivere e sfidare il buon senso cercando di andare avanti senza cambiare, come se i disastri compiuti dal suo ineffabile capo non fossero sotto gli occhi di tutti. Eppure avevano avuto l’opportunità di rinnovare la loro immagine agli occhi del Paese con le primarie, con una competizione reale tra candidati vecchi o nuovi. Non l’hanno fatto, giocheranno di nuovo la carta del vecchio di Arcore che farà promesse assurde, inventerà balle, dirà con la faccia di bronzo che diminuirà le tasse e abolirà l’Imu. Giocherà sul fatto che la politica del governo Monti, anche se indispensabile, anche se imposta proprio dalle macerie prodotte dal berlusconismo, è stata talmente deprivante e umiliante per il ceto medio da farlo sperare in un riscatto anche mettendo indietro l’orologio della storia.
ENRICO PICCHI email