Marco A. Capisani, ItaliaOggi 14/12/2012, 14 dicembre 2012
NIENTE TAGLI AL CORSERA MA BONUS AI GIORNALISTI
I giornalisti del Corriere della Sera blindano la redazione del quotidiano da possibili tagli allo studio dell’a.d. Pietro Scott Jovane e conquistano anche una serie d’incentivi economici per oltre 5.200 euro l’anno. Fino alla conclusione della prima trimestrale 2013 (i conti vengono di solito comunicati tra aprile e maggio), Rcs non potrà toccare infatti l’organico del giornale e, in cambio, raggiunge coi suoi cronisti l’accordo per l’introduzione del nuovo sistema editoriale integrato carta-web e quello per risparmiare soldi eliminando la ribattuta.
Dal prossimo gennaio, infatti, s’inizierà a lavorare per chiudere gli articoli entro le 22.30, per poi portare a regime il sistema verso febbraio.
Il quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli dovrebbe chiudere l’anno con conti leggermente in positivo, pur seguendo (come il resto dell’editoria italiana) un trend negativo. Se l’andamento non migliorerà a inizio 2013 e i conti passeranno in rosso, solo allora editore e giornalisti torneranno a sedere allo stesso tavolo per parlare di come contenere i costi. Intanto, però, in questo modo i giornalisti del Corriere della Sera passeranno indenni la giornata di mercoledì prossimo quando Jovane presenterà all’assemblea dei soci e al patto di sindacato (che riunisce i principali azionisti Rcs) i dettagli del suo piano industriale di rilancio.
Con perdite per 380 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012 e un indebitamento finanziario netto di 875,6 milioni (a fronte di un patrimonio netto di 299,6 milioni di euro), il piano di Jovane interverrà sulle testate in perdita, che oggi si concentrano tra i periodici, e già si parla di chiusure, accorpamenti e possibili vendite di almeno cinque magazine (tra cui Novella 2000, Max, Ok La salute prima di tutto, Visto e l’Europeo). Senza dimenticare esuberi attesi tra il personale amministrativo e la richiesta ai soci da parte dell’a.d. di sottoscrivere un aumento di capitale da almeno 400 milioni di euro.
Quello che al momento c’è di certo è che i giornalisti del Corriere della Sera non solo saranno immuni da prossimi interventi aziendali per contenere i costi, ma nel frattempo potranno percepire anche un incentivo, chiamato «Corriere», per smaltire le ferie maturate nel triennio 2013-2015 e quelle arretrate. A cui si può aggiungere anche il premio di produzione annuale. In particolare, il primo guadagno extra va da un minimo di 1.200 euro, per chi smaltisce tutte le ferie di un anno più un giorno di arretrato, fino a un tetto massimo di 3.150 euro. A questo si affianca il premio di produzione da 2.100 euro, in caso di raggiungimento degli obiettivi aziendali sulle vendite di quotidiano e collaterali, raccolta pubblicitaria e audience del sito www.corriere.it. Per l’azienda, comunque, l’incentivo allo smaltimento ferie arretrate non è una spesa aggiuntiva, visto che le stesse ferie arretrate non godute vanno comunque iscritte a bilancio come costi. Il vero nuovo esborso sarà un altro: quello sulla formazione, per insegnare ai cronisti di via Solferino a usare internet e il nuovo sistema editoriale.