Stefano M. Torelli, Sette 14/12/2012, 14 dicembre 2012
CON I TELE-TWEET SI AGGIRA ANCHE LA CENSURA
[SIRIA]
Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre il regime di Bashar al-Assad ha messo off-line quasi l’intero Paese. Si calcola infatti che, per due giorni consecutivi, più del 90% della copertura internet della Siria sia stata censurata, per rendere più difficili le comunicazioni tra i ribelli e con l’estero. A tale situazione ha fatto fronte Google, che ha offerto un servizio tramite il quale i siriani hanno potuto comunque comunicare con il resto del mondo. Il sistema, chiamato “Speak2Tweet”, permette di telefonare a linee dirette create apposta e lasciare un breve messaggio vocale (come i tweet di Twitter, appunto). Automaticamente, il programma crea un link permanente presso il profilo Twitter apposito (“@speak2tweet”) dove si può ascoltare il messaggio da qualsiasi parte del mondo. Un simile sistema era già stato architettato durante il blackout di internet provocato dall’ex presidente egiziano Mubarak durante le proteste del gennaio-febbraio 2011. Un modo geniale di aggirare le censure, salvo isolamenti anche delle linee telefoniche.