Stefano M. Torelli, Sette 14/12/2012, 14 dicembre 2012
TEHERAN CHIUSA PER LO SMOG COLPEVOLE DI STRAGE
[IRAN]
Il 4 e il 5 dicembre scorso, il sindaco di Teheran ha dovuto prendere misure eccezionali per far fronte alla piaga dell’inquinamento che interessa la capitale iraniana. Per due giorni la città si è pressoché fermata: scuole e università chiuse, così come tutti gli uffici pubblici. L’unica eccezione è stata costituita dalle banche e dagli ospedali. L’aria ha infatti raggiunto livelli di inquinamento tali da essere giudicata troppo dannosa per la salute dei cittadini e, per questo, si è dovuto correre ai ripari. In realtà lo smog che aleggia su Teheran non rappresenta una novità: la città è tra le più inquinate al mondo e da anni – sempre durante gli inverni secchi, come in questo caso – le autorità cittadine cercano di diminuire i livelli di inquinamento, chiudendo uffici e invitando le persone a non muoversi con mezzi propri. Non è facile, in effetti, gestire un traffico di 13 milioni di persone che gravitano intorno alla città e i servizi pubblici sono giudicati spesso inadeguati alle esigenze. Secondo quanto dichiarato dallo stesso ministero della Salute, nel 2010 sono morte più di 3.600 persone nella sola Teheran per malattie collegate alla cattiva qualità dell’aria.