Stefano M. Torelli, Sette 14/12/2012, 14 dicembre 2012
ALLAH CONTRO HOMER
[TURCHIA]
Nonostante l’immagine di un Paese ormai più europeo che mediorientale e nonostante la storica vocazione al secolarismo che la contraddistingue da quasi novant’anni all’interno del mondo musulmano, la Turchia mostra ancora segni di intolleranza verso chi osa scherzare sulla religione. A farne le spese, in questo caso, è stato il canale di intrattenimento Cnbc-e (sussidiaria turca di Cnbc Europe, nella foto una sala di regia), che si è visto comminare una multa di oltre 50.000 lire turche (l’equivalente di circa 22.000 euro) per aver trasmesso una puntata dei Simpson – il cartone animato più celebre al mondo – in cui si faceva troppa ironia sul divino. L’autorità suprema della Turchia per la radio e la televisione (la Rtuk), che funge da garante sui contenuti trasmessi dai media turchi, infatti, ha giudicato blasfeme e inaccettabili alcune immagini in cui era rappresentato Dio in persona. Secondo quanto si legge dalla nota diffusa dall’ente garante, la Cnbc-e si è resa colpevole di essersi presa gioco di Dio, che nella puntata incriminata viene ritratto insieme al diavolo – entrambi, peraltro, rappresentati con sembianze umane, cosa ritenuta inaccettabile dai precetti islamici – e sembra quasi venga sottomesso a quest’ultimo, essendo costretto a servirgli del caffè. Secondo la Rtuk la puntata incoraggiava anche i giovani a fare uso di alcol durante la notte di Capodanno il che, più che con la blasfemia, sembra avere a che fare con il conservatorismo di cui è accusato il partito di governo Akp. Il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan si era già scagliato contro il consumo di bevande alcoliche – vietato dalla legge islamica – imponendo tasse più alte sui liquori. Il rischio di deriva conservatrice è sicuramente visibile e anche i Simpson sono avvisati.