Aldo Grasso, Corriere della Sera 13/12/2012, 13 dicembre 2012
L’EDICOLA DI FIORELLO UN ATTO DI GENEROSITA’
Il mattino ha loro in bocca. Loro sono i giornali: a partire dalle prime luci dell’alba diventano spettacolo, sminuzzati e spediti in orbita dalle varie rassegne stampe. La più amplificata di queste rassegne è la meno istituzionale: lanciata su Twitter, ripresa da vari siti e social network, l’edicola di Fiorello è ormai un appuntamento necessario. @edicolafiore doveva essere ripresa anche da Sky Uno (l’altro ieri le agenzie hanno dato ampio spazio alla notizia), ma non come una scadenza fissa: una volta ogni tanto, come fatto tutti.
@edicolafiore è il divertimento mattutino di Fiorello, una cosa nata per scherzo con un iPhone, per compensare l’insonnia e spartire qualche minuto di spensieratezza con gli amici. Strani amici — Er Pompa, Tagliatelle e altri — che via via aumentano e si sentono presi dalla parte. In fondo si tratta solo di leggere alcuni titoli e di commentarli senza molti filtri ideologici: se spostano Sanremo per paura delle elezioni politiche perché non spostare anche «L’eredità» e i pacchi? Se fino ieri si diceva, a proposito di qualche rozzo incapace, che le sue erano braccia sottratte all’agricoltura, oggi, dopo lo scandalo al ministero, bisogna fare i conti (e che conti) con le braccia che rubano all’agricoltura. Si va avanti così, per qualche minuto, come se l’insensatezza fosse l’unica chiave di volta per scaricare il peso della realtà quotidiana.
Fiorello si diverte, i suoi amici si divertono e assaporano i primi frutti della popolarità, noi ci divertiamo: in fondo, @edicolafiore è solo un atto di generosità, un regalo di chi è cosciente del proprio talento e gioca con un’inedita forma di gloria clandestina. Essere liberi significa esercitarsi a non essere niente: ci vuole poco per diventare arruffapopolo come Grillo. Il mattino ha l’oro in bocca. Gli unici a non accorgersene sono i dirigenti delle tv italiane: Fiorello è il capitale su cui dovrebbero investire per combattere lo spread dell’insulsaggine. E invece.