CORRIERE.IT 12/12/2012, 12 dicembre 2012
Il commercio internazionale di fauna selvatica vale 19 miliardi di dollari all’anno, ed è il quarto più importante al mondo per la criminalità organizzata dopo lo spaccio di droga, la contraffazione di marchi e il traffico di esseri umani
Il commercio internazionale di fauna selvatica vale 19 miliardi di dollari all’anno, ed è il quarto più importante al mondo per la criminalità organizzata dopo lo spaccio di droga, la contraffazione di marchi e il traffico di esseri umani. Lo denuncia il dossier Combattere il traffico illegale di fauna selvatica; una consultazione con i governi di Wwf e Traffic (la rete di monitoraggio del commercio della fauna selvatica, creata da Iucn - Unione internazionale per la conservazione della natura - e Wwf). I NUMERI - Impressionanti i numeri tratti dal rapporto: 10 miliardi di dollari l’anno è il valore del commercio illegale di fauna selvatica escludendo la pesca e il legname; 60 mila dollari al chilo è il prezzo raggiunto dal corno di rinoceronte; 100 milioni di tonnellate di pesce, 1.5 milioni di uccelli vivi e 440 mila tonnellate di piante medicinali sono commercializzate illegalmente ogni anno. I profitti derivanti dal traffico della fauna selvatica sono utilizzati per l’acquisto di armi, per finanziare i conflitti civili e il terrorismo, si legge nel rapporto. CRIMINI - «I crimini contro la natura sono aumentati in modo allarmante negli ultimi dieci anni e sono sempre più spesso condotti da organizzazioni criminali a livello mondiale, per cui abbiamo bisogno di una risposta che sia globale», ha commentato Jim Leape, direttore generale di Wwf International. «Sono spesso le comunità più povere del mondo a essere danneggiate da questo commercio illegale, mentre le bande criminali e i funzionari corrotti traggono profitto», ha aggiunto. SICUREZZA - «Non è solo una questione di tutela dell’ambiente, ma anche di sicurezza nazionale, in particolare per quei Paesi già provati da profonde lacerazioni sociali ed economiche», ha affermato Massimiliano Rocco responsabile Specie, Traffic & Foreste Wwf Italia. Il Wwf ha deciso di contrastare il bracconaggio e il commercio illegale lanciando la campagna globale Kill the trade that kills, per creare una rete di azioni, di sostegno e di richieste che fermi per sempre il bracconaggio selvaggio che interrompa lo sterminio di tigri, elefanti e rinoceronti in nome di un commercio illegale e crudele.