Fiorenza Sarzani, IoDonna 8/12/2012, 8 dicembre 2012
NEI TRIBUNALI SENZA FONDI SI RISCOPRE LA BIRO
Riformare la giustizia per farla finalmente funzionare al servizio dei cittadini: quante volte abbiamo sentito i politici ripetere questa frase come un mantra? E quante volte in Parlamento sono state presentate proposte di legge per cambiare questa o quella norma con la scusa di risolvere le difficoltà nei tribunali? Soltanto adesso si capisce che mesi e mesi di discussione sono stati inutili. A dimostrarlo basta una circolare di poche righe trasmessa appena due settimane fa dal Guardasigilli a tutti gli uffici giudiziari Il documento «raccomanda, in attesa dei fondi da destinare alle società che si occupano della registrazione delle udienze e della trascrizione dei verbali, l’opportunità di valutare l’utilizzo delle apparecchiature ai soli procedimenti nei quali non sia praticabile la redazione di un verbale in forma integrale manuale». In pratica: scrivete con la biro perché le tecnologie costano e in cassa non c’è più neanche un euro. Il problema è sempre il solito: la mancanza di soldi. Senza risorse anche il meccanismo più efficiente si inceppa, figuriamoci quello attualmente applicato nelle aule di tutta Italia con un arretrato nel settore civile e penale che fa paura, con ritardi ormai cronici e persone che aspettano anni prima di chiudere una causa e ottenere la sentenza. E questo il vero problema che si deve affrontare se, davvero, si vuole fare qualcosa che possa servire ai cittadini. Non servono nuove leggi o cambiamenti epocali. Basterebbe impegnarsi per destinare il denaro a far funzionare quello che già c’è.