Ettore Bianchi, ItaliaOggi 12/12/2012, 12 dicembre 2012
QATAR, DAL PETROLIO AL SAPERE
[Il premio Wise è una sorta di Nobel per l’educazione] –
Il Qatar, piccolo emirato arabo pieno di soldi grazie all’esportazione di petrolio, vuole cambiare la sua immagine. Non più soltanto accumulatore di ricchezza ma protagonista della cultura e del sapere. È questo l’obiettivo della famiglia regnante guidata dallo sceicco Abdullah ben Ali Al-Thani, che peraltro si è anche lanciato in operazioni di acquisizione a livello internazionale: basti pensare alla squadra di calcio francese del Paris Saint-Germain.
Ma questo non basta più ai reali del Qatar, che hanno creato un premio chiamato Wise (in inglese significa sapienza, saggezza), una sorta di Nobel per l’educazione.
Al vincitore, l’indiano sessantottenne Madhav Chavan, è andato un assegno di 500 mila dollari (385 mila euro) grazie all’invenzione di un metodo di apprendimento della lettura. Chavan ha apprezzato lo spostamento dell’attenzione verso il Sud e l’Est del mondo, perché solitamente la strategia globale viene imposta dalle nazioni occidentali.
Altri sei progetti sono stati premiati con 20 mila dollari (15.400 euro) ciascuno, tra cui quello dell’antropologa cilena Ana Maria Raad. Specialista della cultura informatica, ha realizzato con la sua équipe un portale completo dove gli studenti preparano gratuitamente l’esame di ingresso all’università. Ora l’obiettivo è quello di migliorare il prodotto sviluppando l’interazione con gli internauti e di esplorare il campo dei giochi seri, quelli che hanno uno scopo educativo oltre che ludico.
Lo sceicco del Qatar è molto fiero di questa esperienza. Al-Thani ha spiegato che vuole passare da un’economia fondata sul greggio a un’economia basata sulla conoscenza. Il premio Wise è stato possibile grazie agli sponsor Exxon Mobil e Qatar Petroleum, mentre nell’edizione di quest’anno Microsoft è stata assente. Quanto ai criteri di attribuzione dei premi, i progetti devono essere di qualità, efficaci, innovativi e replicabili. Sul resto dell’organizzazione di Wise le bocche sono cucite e non se ne sa un granché. Ogni anno, utilizzando internet, la Fondazione del Qatar, che finanzia l’iniziativa, è alla ricerca costante di imprese che hanno fatto dell’innovazione il loro fattore chiave. Gli autori di centinaia di progetti si candidano al premio per ottenere i 20 mila dollari.
La capitale del Qatar, Doha, è un grande cantiere a cielo aperto. Enormi gru sono all’opera per la costruzione di palazzi e grattacieli. Un panorama che, secondo alcuni, sta a metà tra Le Mille e una Notte e Las Vegas. Una modernità calata in un contesto che rimane musulmano. Ma i reali vogliono contare anche a livello culturale, si accreditano sempre più come ambasciatori del sapere e vogliono partecipare al processo di modernizzazione delle aree più promettenti del pianeta. Intendono essere il baricentro dei processi innovativi che, da tempo, non sono più limitati all’Occidente. Le montagne di petrodollari, da sole, non bastano a trasmettere all’esterno un’immagine positiva.