ItaliaOggi 11/12/2012, 11 dicembre 2012
I RICCHI DEL MEDIO ORIENTE COMPRANO CASE A PARIGI
[Vengono da Libano, Siria, Egitto, ma anche dalla Tunisia] –
La Primavera araba dà nuovo slancio, se mai ce ne fosse bisogno, al mercato immobiliare parigino.
«Oggi alcuni fuoriusciti dai paesi interessati dalla Primavera araba cominciano a posizionarsi sul segmento degli immobili in vendita a Parigi, un fenomeno mai riscontrato prima», spiega Nicolas Pettex, direttore generale del network di agenzie immobiliari di lusso Féau.
Le motivazioni sono semplici: i Paperoni del Medio oriente puntano a investire nel mattone parigino per cominciare a costruirsi un patrimonio che possa rappresentare un’ancora di salvezza nel caso in cui la loro fortuna venisse drasticamente ridotta a seguito di un cambiamento politico nel paese di origine.
Ma prima di acquistare interi stabili, essi cominciano a comprare appartamenti nei quartieri chic di Parigi: dei pied-à-terre sufficientemente grandi per trasformarsi nella residenza principale in caso di eventi avversi.
«Nel 2012», sottolinea Jean-Philippe Roux, direttore di John Taylor Paris, specialista nell’immobiliare di alta gamma, «realizzeremo il 50% del nostro giro d’affari con dei privati provenienti da Libano, Siria, Tunisia, Egitto».
I più attivi sono i libanesi. Spaventati dal rischio di vedere estendersi al proprio paese la guerra civile siriana, essi investono tanto più facilmente a Parigi in quanto sono per la maggior parte francofoni. E alcuni di essi acquistano appartamenti senza nemmeno averli visitati.
Non tutte le compravendite però filano lisce. I rischi di riciclaggio o di operazioni effettuate da «persona non grata» sono alti.
«Ci siamo rifiutati», racconta Thibault de Saint-Vincent, presidente della rete di agenzie immobiliari di lusso Barnes, «di occuparci della vendita di un immobile in place des États-Unis, nel XVI arrondissement, appartenente alla famiglia dell’ex dittatore tunisino Ben Alì, perché sapevamo che la vendita sarebbe stata bloccata».