Alberto Mattioli, la Stampa 11/12/2012, 11 dicembre 2012
IL CALENDARIO DEI REGALI DAL LUNEDÌ DELLA RETE AL LUNEDÌ DELLA RESSA
Mega Monday. Ieri è stato il giorno più lungo degli acquisti di Natale. Ma solo su Internet, visto che l’assalto ai negozi viene spostato sempre più a ridosso delle feste. La Rete, invece, anticipa. Per ieri, appunto il superlunedì, la Visa si aspettava in Europa 10 milioni di transazioni per un valore di 585 milioni di euro: roba da tenere Babbo Natale incollato al suo computer.
In Francia come dappertutto è un Natale di crisi. Ma Internet mette in crisi anche la crisi e l’e-commerce, tutto sommato, regge meglio di quello «live». Domenica, il sito francese di eBay ha accolto 850 mila visitatori virtuali (ma è ancora presto per sapere quanti sono diventati compratori reali). Nella testa dei francesi, per la precisione il 69%, è radicato il concetto che Internet faccia risparmiare. In effetti, oltre a prezzi mediamente più bassi, la Rete pullula di offerte: basta avere un buon collegamento Internet e un po’ di pazienza. Per esempio, il sito www.rueducommerce.fr, molto cliccato, offre uno sconto del 5% su tutti gli articoli fino al 17 dicembre.
Questo, oltre naturalmente al fatto che bisogna dare alle Poste il tempo di consegnare in tempo, spiega l’anticipo su Internet. Peraltro, dice Michel Moggio, direttore generale della Fe d e ra z i o n e delle industrie del giocattolo e della puericultura, il rinvio del grande shopping natalizio agli ultimi giorni utili sta diventando non l’eccezione ma la regola.
Da eBay raccontano che, se qualche anno fa il picco degli acquisti si verificava la terza domenica di novembre, adesso si è spostato al secondo week-end di dicembre. Stessa tendenza per lo shopping tradizionale. L’assalto ai negozi è atteso per il 15 dicembre, cioè circa dieci giorni dopo quello del 2011. Nell’attesa, le vendite di giocattoli sono calate dell’11% rispetto all’anno scorso, anche se non si dispera che tornino più o meno a quei livelli. E il 29 novembre circa un terzo dei francesi (esattamente il 29,95%) non aveva ancora comprato regali.
Le cause? Intanto la crisi con il suo effetto d’incertezza. I guru del commercio spiegano che anche chi ha in tasca gli stessi soldi è diventato più restio a spenderli. E magari, in tempi di ritardi nei pagamenti, aspetta di vedere che sul conto in banca siano stati già accreditati lo stipendio di novembre e la tredicesima. Quest’anno c’è anche uno scherzo del calendario: Natale cade di martedì, quindi per lo shopping c’è un week-end di più, con i grandi magazzini trasformati in tonnare di consumatori e il lunedì 24 che, quanto a ressa, sarà il «Black Monday».
Per il momento, però, dice Franck Mathais della «Grande Récré», specializzata in giocattoli, «la gente viene, s’informa, ma non compra». Come in Italia.