Federico Fubini, Corriere della Sera 11/12/2012, 11 dicembre 2012
Gentile Direttore: ho letto l’articolo di Federico Fubini pubblicato ieri sul «Corriere» sotto il titolo: «Rischio Campagna elettorale sulle aste dei titoli di Stato»
Gentile Direttore: ho letto l’articolo di Federico Fubini pubblicato ieri sul «Corriere» sotto il titolo: «Rischio Campagna elettorale sulle aste dei titoli di Stato». Nell’articolo è scritto in particolare quanto segue: «Cannes – Sembra una vita fa, ma è successo solo il 26 ottobre 2011. E resta una lezione a cui molti, anche fuori dall’Italia, stanno ripensando in queste ore. Accadde tutto allo stesso "Euro Summit" poi passato alla storia per i sorrisetti di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sul conto di Silvio Berlusconi. Nel corso di quel vertice di Bruxelles successe anche qualcos’altro, una novità che nel 2012 avrebbe inciso sulla carne viva degli italiani ben più degli ammiccamenti della cancelliera o del presidente francese. A quel vertice si chiede all’Italia di anticipare al 2013 il pareggio del bilancio… Uno sforzo colossale, che nel 2012 avrebbe contribuito a distruggere decine di migliaia di posti di lavoro». Non è esatto. Il pareggio di bilancio anticipato, dal 2014 al 2013, non è stato chiesto dall’Europa nell’ottobre del 2011, ma è stato imposto da Trichet e Draghi con la loro devastante lettera del 5 agosto (lettera pubblicata qualche giorno dopo proprio sul «Corriere»). Giulio Tremonti ———————————————— Le conclusioni dell’«Euro Summit» del 26 ottobre mostrano che fu una decisione presa, o formalmente accettata, dal governo italiano. (f. fub.)