Cheo Condina, Andrea Fontana, Il Sole 24 Ore 7/12/2012, 7 dicembre 2012
HOLDING IN COMUNI PER I CINQUE FIGLI DI BERLUSCONI
Marina ha il bastone di comando della Mondadori, Pier Silvio si è dedicato a Mediaset, mentre Barbara, Eleonora e Luigi si dividono tra il calcio (Milan) e le attività assicurative e finanziarie. Mai i cinque figli di Silvio Berlusconi - i primi due nati dal matrimonio con Carla Dall’Oglio, gli altri dalle nozze con Veronica Lario - si erano riuniti sotto lo stesso tetto per fare affari in comune. Qualche giorno fa la svolta: su iniziativa dell’ultimogenito Luigi, è nata B Cinque Srl, la cassaforte che vede presenti per la prima volta tutti gli eredi della dinastia di Arcore. La genesi della newco e la struttura azionaria non fanno pensare a una scatola funzionale alla spartizione dell’eredità del Cavaliere, anche se rimane il valore altamente simbolico dell’operazione che vede i cinque fare squadra mentre è ancora in via di definizione la causa di divorzio tra l’ex premier e la seconda moglie con le sue conseguenze naturali sulla divisione di asset pregiati come Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Milan e l’ampio patrimonio immobiliare.
B Cinque srl, acronimo di Berlusconi Cinque, sarà - secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore Radiocor - una sorta di venture capital familiare, un veicolo destinato a investimenti, magari inizialmente di piccola entità (si parla di un cabotaggio medio di qualche milione di euro), ma in business innovativi o a forte potenziale di crescita. L’amministratore unico sarà dunque il 24enne Luigi Berlusconi che qualche anno fa ha mosso i suoi primi passi nel capitale di rischio facendo lo stagista alla Sator di Matteo Arpe per poi compiere un’esperienza londinese in JpMorgan. L’oggetto sociale, specificato nello statuto, è comunque chiaro: «assunzione di partecipazioni in altre società» e «concessione di finanziamenti», obiettivi tipici della classica cassaforte familiare che potranno essere raggiunti compiendo «operazioni mobiliari e immobiliari».
La newco, creata a fine novembre con sede a Segrate come tutto il resto dell’impero Berlusconi, ha un capitale sociale di 40mila euro ed è controllata al 66% da Holding Italiana Quattordicesima, la società dei figli di secondo letto dell’ex presidente del Consiglio, mentre Marina e Pier Silvio detengono il 16,6% ciascuno attraverso le rispettive società, la Quarta e la Quinta. I rapporti di forza quindi pendono leggermente a favore di Eleonora, Barbara e Luigi mentre in Fininvest sono più equilibrati: la Quattordicesima ha il 21,4% della holding che controlla tv e libri, mentre Marina e Pier Silvio hanno entrambi il 7,6%. Per la Quattordicesima, che quindi avrà il comando di B Cinque, si tratta di una nuova diversificazione degli investimenti: la società infatti, oltre a detenere il 100% dell’immobiliare B.E.L, ha sottoscritto quote del fondo di private equity di Arpe e ha una partecipazione di minoranza in Facile.it nel settore assicurativo. Solo l’estate scorsa inoltre ha dato vita a Belfin Uno, srl che ha finora investito nel couponing online attraverso la Happy Price di Raffaele Giovine.