Raffaello Masci, la Stampa 7/12/2012, 7 dicembre 2012
COSA PREVEDE IL DECRETO SVILUPPO
Ieri è passato al Senato il Decreto sviluppo. Di che cosa si tratta?
Con il nome di decreto sviluppo si intende una decreto del governo all’interno del quale sono state inserite una serie di misure - spesso diverse tra loro - accomunate dall’obiettivo di stimolare la ripresa economica. L’esatta denominazione del provvedimento è «decreto legge numero 179 recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese». In realtà, però, il Senato non ha votato questo provvedimento, in quanto il testo originario è stato modificato molte volte durante l’iter parlamentare, ma si è espresso su un cosiddetto «maxi-emendamento» interamente sostitutivo del decreto originario, nel quale erano confluite tutte le modifiche proposte dal Parlamento e accolte dal Governo. Si tratta, quindi, di un decreto «concordato» tra maggioranza ed esecutivo.
Quali sono le misure più importanti varate con questo decreto?
Una delle decisioni più controverse riguarda le concessioni demaniali delle spiagge ai titolari degli stabilimenti balneari. Una norma comunitaria (Direttiva Bolkestein del 2006) imponeva di azzerare il sistema dei rinnovi automatici delle concessioni, che si replicavano ogni sei anni, e di rimettere tutto all’asta entro il 31 dicembre 2015. Dopo un braccio di ferro in commissione, si è scelto di prorogare la situazione attuale fino al 2020. Ma così facendo si andrà incontro ad una infrazione comunitaria che ci costerà fino a 650 mila euro al giorno di multa.
Non doveva esserci anche la vendita delle case degli enti previdenziali?
C’era e c’è stata fino all’ultimo, quando poi è stata stralciata. L’opposizione parlamentare a questa norma muoveva dal fatto che il decreto imponeva di vendere gli alloggi agli inquilini, non solo agli enti previdenziali pubblici (quindi con capitale dello Stato), ma anche alle 20 casse autonome dei professionisti italiani, che sono del tutto private. Quindi la misura, per il momento, è stata rinviata.
Si era parlato anche del ponte sullo Stretto di Messina. È passato o no?
Su questo c’è stata una posizione pilatesca del governo. Si è deciso di rinviare la decisione definitiva, in attesa di un ulteriore approfondimento. Il ponte non si farà, ma con la decisione di rinviare si evita - per ora - di dover pagare alle imprese coinvolte le penali previste in caso di annullamento dell’infrastruttura.
Non si doveva mettere ordine anche nei comportamenti delle banche?
Per quanto riguarda le banche sono state adottate alcune misure di responsabilizzazione. Per esempio sono state raddoppiate a un minimo di 500 e un massimo di cinquemila euro le multe per gli amministratori delle banche che contraggono obbligazioni o compiano atti di compravendita con la banca amministrata, senza l’autorizzazione all’unanimità del Cda e il voto favorevole di tutti i componenti dell’organo con funzioni di controllo.
E per le assicurazioni?
Il decreto stabilisce che chi decida di non rinnovare la polizza Rc auto con la propria compagnia per sceglierne un’altra, avrà comunque diritto alla copertura nei 15 giorni successivi alla scadenza della polizza per consentirgli la stipula di una nuova assicurazione.
È vero che si può portare il proprio oro alla posta e cambiarlo in denaro?
Non è proprio così: Poste Italiane non diventerà una sorta di «Compro Oro», come tanti negozi presenti sul mercato. La verità è che è stato esteso a Poste Italiane quanto già previsto per le banche, e cioè la possibilità di trattare «anche» la compravendita dell’oro. Teoricamente le Poste possono anche comprare la catenina della nonna, ma di fatto tratteranno l’oro solo come titolo sul mercato.
Vengono introdotte delle norme anche per Internet?
Viene adottata una carta dei diritti che stabilisce l’accesso alla Rete senza forme di censura e in piena libertà.
Altre misure relative al digitale?
Sarà possibile acquistare i biglietti dell’autobus attraverso il cellulare, scalando il prezzo dalla scheda telefonica, anche prepagata. Mentre slitta di un anno (e va al 2014) l’adozione obbligatoria dei libri in formato tutto digitale o misto.
È possibile che aumentino gli ausiliari del traffico?
Non in città. Il decreto stabilisce che queste figure di supporto alla Polizia municipale possano essere «applicate» sulle autostrade per sanzionare le trasgressioni al pagamento del pedaggio.
E per i farmaci?
Resta l’obbligo di indicare il principio attivo e non il brand del farmaco. Con eccezione, però, dei malati cronici, per i quali il dottore può prescrivere un medicinale specifico.
Il decreto sviluppo è già legge?
Non ancora: è stato votato al Senato. Ora passa alla Camera che dovrà licenziarlo entro il 18 dicembre, pena la decadenza.