Edoardo Sassi, Corriere della Sera 7/12/2012, 7 dicembre 2012
EDITORIA, IL RUGGITO DEI PICCOLI
A causa della crisi economica, nel mercato del 2012 hanno rallentato tutti. Ma loro, i piccoli e medi editori — quelli con un massimo di 80 titoli pubblicati all’anno, da ieri e fino a domenica riuniti a Roma per l’XI edizione della fiera «Più libri più liberi» — rallentano un po’ meno degli altri, ovvero dei colleghi grandi editori. E si difendono.
Questo il dato principale emerso nella giornata di apertura dell’ormai tradizionale kermesse al Palazzo dei Congressi dell’Eur, durante la presentazione dell’annuale rapporto Nielsen: meno 7,1 per cento per la piccola e media editoria, meno 7,5 per cento per il mercato librario nel suo complesso. Il meno 7,1 rispetto al 2011 riguarda il dato «a valore» (fatturato), mentre sulle copie il calo scende al -6,3 per cento, con performance comunque un filo migliori rispetto a quelle del mercato nel complesso. Va però ricordato che quel meno 7,1 è ovviamente «media», e che tra molti piccoli il calo è assai maggiore ma statisticamente influenzato dai casi di alcuni bestseller (un esempio per tutti: il doppio recente primato in classifica per il marchio Sellerio, con Andrea Camilleri e Marco Malvaldi).
«È un momento di grande sofferenza per il Paese, dunque è naturale che anche il libro soffra», il primo commento di Marco Polillo, presidente dell’Aie, l’Associazione italiana editori che è anche organizzatrice della fiera. Poi, l’auspicio: «Ora confidiamo che il Natale porti una boccata d’ossigeno per tutti, piccoli, medi, grandi, e faccia riscoprire il valore di regalare un libro». Non è stato in effetti un anno facile per nessuno, neanche per il mercato dei piccoli e medi, che già si erano presentati al tradizionale appuntamento romano — 400 gli espositori quest’anno, 60 mila i titoli esposti, 280 gli appuntamenti tra incontri con l’autore e dibattiti — con molti indici in negativo nei dati 2011 su 2010 (calo del numero degli editori, diminuzione dei titoli pubblicati che sfiorava il 10 per cento, tagli degli addetti dell’11,7 eccetera).
Al di là degli auspici natalizi, chiude comunque con qualche speranza concreta in più il mercato librario 2012 in generale, i cui dati, diffusi sempre ieri nella capitale, riguardano come sempre il periodo gennaio-ottobre (nello specifico i numeri Nielsen concernenti la piccola editoria utilizzano come campione rappresentativo proprio gli espositori della Fiera). Migliora infatti nella seconda parte dell’anno l’andamento: a fine ottobre si è registrata una sia pur piccolissima ripresa, dopo il consistente calo dei consumi del libro, che segna un meno 7,5% a valore (pari a 82 milioni di euro di spesa in meno) nei canali cosiddetti trade (librerie tradizionali, catene di librerie, grande distribuzione, internet). Certo, un segno meno ancora molto consistente, che però indica, è stato spiegato, un progressivo recupero se si considera che il mercato registrava un meno 11,7 per cento a fine marzo e un meno 8,6 per cento a settembre (maggio è il mese col calo minore, meno 1,3).
Cresce il peso del settore ragazzi e della fiction, ma anche qui il segno generale resta negativo, nonostante il segmento bambini e ragazzi e la fiction siano quelli che registrano migliori performance: meno 6,1 per cento a valore e meno 5,2 a copie per l’editoria per i più piccoli, meno 2,7 a valore e meno 0,9 a copie la fiction. Perdono parecchi punti invece tutti gli altri generi: non-fiction pratica (meno 10,6, vi rientrano libri per il tempo libero, libri di cucina, famiglia e benessere); non fiction specialistica (meno 10,7, vi rientrano testi di management, giurisprudenza, business, economia, computer) fino alla non fiction generale (meno 14,1 per testi d’arte, religione, attualità, storia). Lo stesso settore ragazzi aumenta di peso anche per i piccoli (crescendo a valore del 5,6 per cento), dove perde la fiction (5,6%) e moltissimo la non fiction pratica (meno 11,5), quella generale (meno 11,7), quella specialistica (meno 9).
Oggi il secondo giorno di programmazione della fiera, dove fino a domenica sono attesi, tra gli altri, in veste di autori o ospiti, Camilleri e Malvaldi, Dacia Maraini, Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Margherita Hack e decine di altri... Ieri l’apertura con la lectio magistralis di Massimo Cacciari dal titolo Il libro nell’età dell’immagine.