Pierluigi Bonora, il Giornale 6/12/2012, 6 dicembre 2012
Chrysler, operai in fabbrica anche a Natale - Il mercato Usa dell’auto vola, e già questa è una magnifica strenna natalizia per l’economia e l’occupazione
Chrysler, operai in fabbrica anche a Natale - Il mercato Usa dell’auto vola, e già questa è una magnifica strenna natalizia per l’economia e l’occupazione. Ecco perché i lavoratori Chrysler di Toledo, impianto dove si produce il Wrangler, hanno accettato di indossare la tuta anche durante le festività natalizie proprio a causa dell’elevata richiesta del fuoristrada targato Jeep. La fabbrica dell’Ohio, così, sarà l’unica a rimanere aperta nel Paese nel corso delle festività imminenti. Il sindacato Uaw fa sapere, in proposito, che è stata concessa per anzianità l’opportunità di lavorare il 28 dicembre: il giorno è considerato festivo e i dipendenti sono pagati il doppio, oltre a percepire il festivo stesso. «Le case automobilistiche- riporta il Toledo Blade - tradizionalmente chiudono i propri impianti nella settimana tra Natale e Capodanno: per Chrysler lo stop è dal 24 dicembre all’1 gennaio, ma in seguito al boom della domanda di Jeep Wrangler la società ha deciso un turno extra, appunto il 28 dicembre». Del resto, le immatricolazioni Chrysler negli Stati Uniti, a novembre, sono aumentate del 14% rispetto allo stesso periodo del 2011. E positive, sul mercato americano, sono anche le vendite del marchio Fiat, protagonista per il nono mese consecutivo di un balzo record del 123%, con le vendite della 500 cresciute del 143% e della 500 Cabrio del 41%. E mentre il mercato Usa ha il vento in poppa e le tute blu della Chrysler arrotondano grazie all’opportunità di lavorare il 28 dicembre, da noi la possibilità di fare ore in più sulla linea di montaggio spesso genera problemi. Nei giorni scorsi il Cub (Confederazione unitaria di base) di Modena ha annunciato mobilitazioni negli stabilimenti Fiat perché, si legge in una nota, «mentre Sergio Marchionne (nella foto) mette in cassa integrazione gli operai a Pomigliano, Cassino, Mirafiori e chiude stabilimenti (dalla Fiat Cnh di Imola alla Irisbus) negli impianti di Modena gli operaiquasi tutte le settimane vengono obbligati a svolgere ore di straordinario obbligatorio (il nuovo contratto Fiat ne prevede fino a 180 l’anno) ». E per fortuna, vista la crisi del mercato, che il lavoro c’è.