Alberto Mattioli, Lastampa.it 6/12/2012, 6 dicembre 2012
Francia, crollano gli spermatozoi Si temono conseguenze sulla natalità – È l’ennesimo capitolo di una crisi apparentemente infinita? Fatto sta che in Francia cala, oltre a quella industriale, anche la produzione di spermatozoi
Francia, crollano gli spermatozoi Si temono conseguenze sulla natalità – È l’ennesimo capitolo di una crisi apparentemente infinita? Fatto sta che in Francia cala, oltre a quella industriale, anche la produzione di spermatozoi. La qualità dello sperma del maschio gallico sta scemando, con possibili gravi conseguenze sulla natalità. Peccato: finora, l’unica crisi da cui il Paese sembrava immune era quella demografica. Detta così, sembra una battuta. O il remake statistico di una mitica scena di «Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere», con Woody Allen spermatozoo timoroso per quel che succede «là fuori». E invece è un serissimo studio scientifico francese i cui risultati sono stati pubblicati oggi sul sito della rivista «Human reproduction» e che la Bbc non ha esitato a mettere in apertura del suo sito di news. La pessima notizia è che nel 1989 un francese di 35 anni aveva, in media, una concentrazione di 73,6 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma. Nel 2005, era caduta a 49,9 milioni per millilitro: insomma, «una diminuzione significativa e continua che ha raggiunto il 32,2% sul periodo considerato». Certo, i valori sono ancora nettamente superiori alla soglia della sterilità maschile, fra i 15 e i 20 milioni a millilitro. Ma preoccupa la regolarità con la quale il tasso scende. «I nostri risultati sono coerenti con quelli degli studi pubblicati in altri Paesi - spiega a “Le Monde” la dottoressa Joëlle Le Moal del Dipartimento di salute ambientale -. Abbiamo constatato un declino regolare, quasi lineare, in media dell’1,9% all’anno». Su questo non ci sono dubbi. Tanto più che l’esame è stato effettuato dal 1° gennaio 1989 al 31 dicembre 2005 su più di 26 mila maschi, il che probabilmente fa di questa l’inchiesta più vasta mai effettuata sul soggetto. Le cifre arrivano soprattutto dai Centri d’assiestenza medica alla procreazione assistita. In Francia, la procreazione assistita è mutuabile. Ma, benché sia gratis, in generale la popolazione che vi fa ricorso è di un livello sociale e culturale più elevato della media. E questo mette in crisi l’ipotesi che i responsabili di questa débâcle dello spermatozoo francese possano essere il tabagismo o l’obesità, che appunto nelle classi superiori sono in calo. Resta dunque il mistero sulle cause. O, meglio, posto che il problema non è solo francese, gli scienziati non riescono a mettersi d’accordo su quali privilegiare. L’ipotesi più gettonata è quella di disfunzioni endocrine dovute a sostanze come il bisfenolo A o gli ftalati, ma non c’è certezza. Tanto più che un celebre studio danese del 1992 (celebre almeno nella comunità scientifica) dimostrò il quasi dimezzamento della concentrazione degli spermatozoi dal 1938 al ‘90. Altri dati, poi, risultano contraddittori. I ricercatori francesi hanno scoperto che c’è stata una diminuzione significativa della percentuale di spermatozoi con una morfologia normale, passata dal 60,9% dell’89 al 39,2 del 2005. Per contro, la «motilità» degli spermatozoi, cioè la loro capacità di muoversi che, come ciascuno può immaginare, è essenziale per la procreazione, è aumentata dal ‘95 al ‘98 ed è rimasta stabile fino al 2005. Mistero. La dottoressa Le Moal dice che «se bisogna restare aperti a tutte le possibili spiegazioni, lo studio è piuttosto a favore dell’ipotesi di un effetto di disfunzioni endocrine». Spermatozoo avvisato... Alberto Mattioli