Varie, 5 dicembre 2012
Manuele Barbisan, 38 anni. Di Treviso, «persona squisita, aperta, disponibile», titolare da otto anni del "Caffè La Corte", angosciato dai debiti, non riuscendo a trovare qualcuno a cui vendere l’attività e temendo che pignorassero al padre Danilo la casa che aveva ipotecato per garantire la sua impresa, l’altra notte andò nel retrobottega del locale e lì si impiccò a una trave
Manuele Barbisan, 38 anni. Di Treviso, «persona squisita, aperta, disponibile», titolare da otto anni del "Caffè La Corte", angosciato dai debiti, non riuscendo a trovare qualcuno a cui vendere l’attività e temendo che pignorassero al padre Danilo la casa che aveva ipotecato per garantire la sua impresa, l’altra notte andò nel retrobottega del locale e lì si impiccò a una trave. Un messaggio, per la madre e i fratelli, sul bancone del bar: «W l’Italia, finalmente sono libero». Notte di lunedì 3 dicembre nel Caffè La Corte nella centralissima piazza San Vito a Treviso.