www.cinquantamila.it;, 5 dicembre 2012
FIOR DA FIORE USCITO SUL FOGLIO DEL 3 DICEMBRE 2012
Cinquantamila.it
domenica
25 novembre
Blair «Blair era un Berlusconi che si presentava meglio e che non si tingeva i capelli. […] Blair era più a destra della Thatcher» (Gaia Servadio ad Alain Elkann sulla Stampa).
Menati «Semo venuti già menati» (striscione esibito alle manifestazioni studentesche a Roma, avvenute senza incidenti).
Infiltrati La storia del call center Blue Call, che ai tempi d’oro aveva in portafoglio clienti come Sky e Vodafone e impiegava mille persone: il commercialista Emilio Fratto, per rientrare di un credito che non riesce a incassare, si rivolge alle ‘ndrine calabresi, recupera i soldi e si sdebita cedendo quote della società. Si trova così come soci i Bellocco di Rosarno, che da quel momento in poi taglieggiano in ogni modo lui e l’altro socio Andrea Ruffino, botte, coltello alla gola eccetera. I due devono pagare il pizzo e sentirsi spiegare da uno dei malavitosi (Antonio Longo) che le azioni si pesano e non si contano, frase che veniva sempre ripetuta da Cuccia. Ieri la Dda di Milano (Boccassini e Prestipino) e di Reggio Calabria ha arrestato 31 persone, ma i principali responsabili, cioè i membri della famiglia Bellocco, sono ancora latitanti.
J.R. Larry Hagman, cioè J.R., è morto venerdì per un cancro alla gola. Aveva 81 anni. «Era tornato da poco sugli schermi, con il seguito di Dallas, un ritorno piuttosto triste, quasi patetico, di poco successo […] Quando Dallas giunge al termine, Larry deve affrontare la battaglia più dura: il cancro al fegato. Gran bevitore, nel ’95 fu sottoposto a un trapianto. Come lui stesso ha raccontato, prima del trapianto beveva champagne dalle 9 del mattino alle 6 del pomeriggio, senza mai ubriacarsi. Ma quell’operazione che dura 16 ore gli cambia la vita: basta alcol, basta fumo, esistenza tranquilla. La mattina si svegliava di buon umore e sorrideva davanti allo specchio dove aveva appeso la foto del suo donatore. Si godeva il suo ranch nello Ojai in California, e con la moglie Maj amava trascorrere del tempo anche nelle loro case di Santa Fe e Santa Monica» (Maria Volpe, CdS).
lunedì 26 novembre
Slot Gli italiani schiavi delle slot machines sono 800 mila, le macchine in giro per l’Italia sono 365 mila. Si sta pensando a un sistema per cui la macchina, se la stessa persona ci gioca troppo a lungo, si spegne da sé.
Grecia Appelli lanciati negli ultimi giorni da varie organizzazioni sanitarie greche: «Le nostre farmacie hanno finito le scorte di 100 medicinali di prima necessità tra cui insulina e ipertensivi», «Abbiamo esaurito gli anti-retrovirali per i malati di Aids e non ci sono soldi per ordinarli», «Noi siamo senza siringhe, guanti chirurgici e cotone per operare la gente». Il governo ha dovuto ridurre gli investimenti nella sanità da 15 a 11,5 miliardi di euro, d’altra parte prima per farsi operare bisognava pagare sotto banco una mazzetta da 150 a 7.500 euro (Livini su Rep).
Pornostar «Un diffuso stereotipo li descrive come vittime di abusi sessuali, psicologicamente stressati, provenienti da un ambiente socioeconomico svantaggiato e depresso. Ma il primo studio mai compiuto sui lavoratori dell’industria pornografica fornisce un quadro assai diverso. La ricerca, condotta dalla Shippensburg e dalla Texas University, pubblicata sul Journal of Sex Research, afferma che attori e attrici porno hanno un’autostima più alta, una migliore qualità della vita, un atteggiamento più positivo e perfino un maggiore livello di spiritualità rispetto all’uomo e alla donna della media (hanno pure una maggiore soddisfazione sessuale e un maggior numero di partner, ma ciò è meno sorprendente). Dormono anche meglio e hanno più energia della media. Sul lato negativo, cadono più frequentemente nell’alcolismo e nella dipendenza da droghe “ricreative”. E un’altra caratteristica che li distingue è che sono più propensi alla bisessualità. In generale, tuttavia, non se la passano peggio di tutti gli altri, non hanno nulla di mostruoso, anomalo o devastante. Sono le pornostar della porta accanto» (Enrico Franceschini su Rep).
martedì 27 novembre
Produzione «Taranto ha prodotto l’anno scorso circa 8 milioni di tonnellate di nastri e lamiere d’acciaio, ma negli anni in cui l’economia tirava ne ha sfornati anche 9-10 milioni, pari a più del 40% della produzione nazionale. Degli 8 milioni di tonnellate, circa 5 sono andati a rifornire il mercato nazionale, da colossi come Fiat e Fincantieri alle piccole imprese dei distretti metalmeccanici. Tre milioni di tonnellate, invece, sono state esportate, la gran parte, 2,5 milioni, in Europa, dove la Germania è prontissima a prendere il nostro posto, e mezzo milione nel resto del mondo, dove la concorrenza cinese è sempre più agguerrita. Se l’Italia dovesse importare i 5 milioni di tonnellate di acciaio che ora prende da Taranto, stima Federacciai, l’esborso verso l’estero oscillerebbe tra 2,5 miliardi e 3,5 miliardi, a seconda delle condizioni di prezzo e della congiuntura. Stessa cosa per le esportazioni, dove si perderebbero tra 1,2 e 2 miliardi di euro. Il danno per la bilancia commerciale andrebbe da un minimo di 3,7 a un massimo di 5,5 miliardi. A questi si devono aggiungere fra 750 milioni e 1,5 miliardi che gli attuali clienti dell’Ilva dovrebbero sopportare di maggiori costi per la logistica e gli oneri finanziari. Un altro miliardo andrebbe considerato per gli ammortizzatori sociali e 250 milioni per il calo dei consumi conseguente al tracollo dei redditi in tutta l’area di Taranto. Totale, appunto: minimo 5,7 miliardi, massimo 8,2 miliardi» (Marro, CdS).
Manifesto Rossana Rossanda, 88 anni, ha lasciato il manifesto con una lettera durissima in cui i responsabili attuali del giornale vengono definiti «un manipolo». La direttrice Norma Rangeri risponde così: «Il problema non è la mancanza di dialogo, bensì che non siamo d’accordo. Rossanda e Valentino (Parlato, ndr) e altri hanno ancora in testa uno schema vecchio di 40 anni , che oggi non ha più senso» (Barenghi, Sta). La testata perde soldi a rotta di collo, vende poco e non ha più pubblicità. Al 31 dicembre i liquidatori, che ne stanno esaminando il bilancio, potrebbero metterla in vendita.
mercoledì 28 novembre
Spesa La spesa sanitaria, in assenza di riforme, è destinata a crescere del 150%, passando dai 112,7 miliardi attuali ai 261 del 2050 (stime dell’European house Ambrosetti).
Tasca propria Nell’ultimo anno gli italiani per curarsi hanno sborsato 36 miliardi di euro. Il sistema sanitario italiano riesce a offrire cure gratuite al 75% dei cittadini che le richiedono (in Europa la media è dell’85%). Il resto viene pagato di tasca propria: circa 611 euro a testa, soprattutto per visite specialistiche (54,6%) dal dentista, dal ginecologo, dal dermatologo, dall’oculista e dall’ortopedico. Pagato di tasca propria anche il 18,2% degli esami medici e il 40,2% delle terapie di riabilitazione (Ravizza, CdS).
Pensioni Il 2% degli italiani sogna di prendere una pensione annua di 5 mila euro, un altro 2% la vorrebbe da 100 mila euro. Per tutti gli altri andrebbero bene 20-30 mila (ma il reddito annuo medio per singolo pensionato secondo le statistiche Inps è di 15 mila euro) (Marvelli, CdS).
Veleni Riesumato Arafat. Pezzi di femore distribuiti a esperti svizzeri, russi e francesi che devono esaminare se ci sono tracce di veleni (trovarono polonio su spazzolino da denti e kefiah). Risultati non prima di marzo.
Pussy Riot Vanno via come il pane magliette, libri e dvd sulle Pussy Riot (ma nessuno di questi articoli è prodotto dalle interessate). Madonna mette a 19,95 dollari la t-shirt a sostegno delle ragazze (l’addetta stampa dice di avere il permesso delle «le ragazze che sono in libertà», ma l’unica a non essere in una colonia penale non ne sa nulla). Pure la cantante Bjork vuole vendere le loro magliette per aiutarle con le spese legali. Una casa editrice russa, la Algoritm, ha messo in vendita un libro firmato da Nadezhda Tolokonnikova realizzato con testi presi dal blog (non era autorizzata e ha dovuto ritirare tutto). Il sito americano di Amazon vende a 9,95 dollari un libro del quale vengono indicate come autrici le Pussy Riot (in realtà è un collage di discorsi, poesie ecc.). Si trovano anche la maglietta di Amnesty International a 14 dollari e altre di produttori non meglio identificati a 15 o 17 dollari (Dragosei, CdS).
giovedì 29 novembre
Acqua I Riva dell’Ilva, famosi a Taranto anche per aver restaurato il sistema idrico del cimitero (150mila euro) (Foschini, Rep).
Politiche Riva alle politiche del 2006 finanziò con 245 mila euro Forza Italia e con 98 mila Bersani (ibidem).
Voti Analizzando il primo turno delle primarie si scopre che il 15% dei voti per Renzi viene da elettori di centrodestra e un altro 15% da seguaci di Beppe Grillo. Fascia d’età tra 25 e 55 anni, molti artigiani, commercianti e partite Iva (Di Vico, CdS).
Catacombe Francesco Guccini smette di fare il cantante e pubblica il disco L’ultima Thule, registrato nel vecchio mulino di famiglia: «Le sale d’incisione sono delle catacombe» (CdS).
venerdì 30 novembre
Consensi Il sondaggio Ipr Marketing rivela che, anche dopo lo speciale su Raiuno, i consensi per i candidati alle primarie di centrosinistra sono rimasti inalterati: 56 per cento Bersani, 44 per cento Renzi.
Crimini 26 novembre 2012: il primo giorno della storia in cui a New York non sono accaduti crimini. «Nessuno ha sparato, accoltellato o aggredito qualcuno nei cinque borough di New York. Un evento di cui al Nypd non s’aveva memoria» (Paul Browne, portavoce della polizia di New York).
Spiagge Allo studio un progetto per far sorgere in mezzo all’Adriatico, a 3 miglia in linea d’aria dal centro di Riccione, un atollo di un chilometro di diametro. Ospiterà un porto (con terminal per le navi da crociera), hotel, residence, centri di ricerca sulla green economy, parchi, negozi. Niente spiagge, che verrebbero immediatamente portate via dal mare. Costo di un miliardo di euro (si sono fatti avanti imprenditori sauditi e fondi d’investimento inglesi e olandesi) (Alberti, CdS).
Ricchezze In Italia il 10% delle famiglie possiede quasi il 45% della ricchezza totale (dati di Sbilanciamoci.it) (Longo, Rep).
sabato 1 dicembre
Acquirenti Scrivono Mania e Zunino su Rep che «è difficile oggi pensare che i Riva possano sostenere un investimento da 3,5 miliardi di euro (solo per la bonifica) nei prossimi due anni e mezzo». Perciò hanno avviato contatti con potenziali acquirenti dell’Ilva. «Ci sono gruppi cinesi, i brasiliani di Vale (colosso che produce anche il minerale di ferro, fondamentale per l’integrazione con l’Ilva). Qualche segnale è arrivato dai russi di Severstal, che in Italia stanno chiudendo gli ex impianti Lucchini di Piombino e Trieste (non meno di 6mila lavoratori in esubero). E gruppi indiani e i giapponesi di Nippon Steel [...]. Fonti vicine al governo parlano di un interesse del gruppo Mittal, lo stesso che vuole disfarsi dell’impianto francese di Florange, da cui è arrivato il ferro per la Torre Eiffel».
Svizzeri Il più ricco di Svizzera è lo svedese Ingvar Kamprad, Ikea: patrimonio di 38-39 miliardi di franchi svizzeri. Nella classifica della rivista Bilan ci sono: Margherita Agnelli (1,5-2 miliardi), Carlo De Benedetti (1,5-2 miliardi), Sergio Marchionne (100-200 milioni) (Jacchia, CdS).
Milan Moratti su Berlusconi: «Al Milan è tornato a caccia di nomi grossi. Quindi si ricandida» (a Maltese su Rep).
Inter Moratti avrebbe voluto fare il sindaco di Milano: «Ma non volevo si pensasse che avevo usato la squadra per fare politica» (ibidem).
Daria Egidi
(ogni giorno alle otto del mattino il Fior da Fiore quotidiano su cinquantamila.it)