Dario Pappalardo, la Repubblica 4/12/2012, 4 dicembre 2012
Esce la raccolta del magazine “Toilet Paper” fatto in collaborazione con Ferrari DARIO PAPPALARDO Se in un mondo parallelo David Lynch e Walt Disney si trovassero a lavorare insieme, forse nascerebbe un progetto simile a Toilet Paper
Esce la raccolta del magazine “Toilet Paper” fatto in collaborazione con Ferrari DARIO PAPPALARDO Se in un mondo parallelo David Lynch e Walt Disney si trovassero a lavorare insieme, forse nascerebbe un progetto simile a Toilet Paper. Dove per Carta Igienicasi intende la rivista concepita nel 2010 da Maurizio Cattelan e da Pierpaolo Ferrari. Due anni dopo, TPdiventa un libro pubblicato da Damiani (pagg. 232, euro 50) con tutti gli scatti usciti sul magazine. Potrebbe essere una versione deluxe di un catalogo in diretta dalla fine del mondo. La copertina con un canarino minacciato da un paio di forbici rende subito l’idea: è materiale fotografico da maneggiare con cura. Cattelan e Ferrari si divertono a citare l’estetica pubblicitaria senza reclamizzare alcunché. Il mezzo è il messaggio. Come nei film di Lynch, l’insidia si nasconde soprattutto dentro la dolcezza: una torta di fragola e panna diventa un ricettacolo di mozziconi; un simpatico scoiattolo ha il vizio della cocaina; due animaletti, Muppet di serie B, fanno la guardia a una donna-bambola truccatissima e sotto cellophane come la povera Laura Palmer di Twin Peaks. Ma come nascono gli scatti di Toilet Paper? «Credo giri tutto intorno alla sottile ambiguità di ogni immagine – spiega Cattelan –. Giochiamo con il linguaggio pubblicitario, ma non siamo interessati al messaggio. Diciamo che, se non è un’opera d’arte e non è nemmeno una pubblicità, allora può funzionare come immagine TP ». Ogni fotografia si presta a molteplici letture: dove sembra di intravedere la tragedia, un particolare posticcio rimanda alla messa in scena, alla finzione, se non al comico. E il confine tra il dramma e la farsa è spesso invisibile. Una famiglia tranquilla e sorridente si mette in posa per il ritratto: la mamma, seduta in poltrona, tiene tra le mani il forno a microonde quasi fosse un altro figlio. Sangue e mutilazioni alludono alla realtà o a finti set splatter? Toilet Paper è come un blob di immagini senza commenti o didascalie. Se la rivista bandisce ogni parola, il libro fa un’eccezione. I due curatori hanno lavorato con James Hoff per selezionare contributi scritti che attraversano le pagine. Precisa Cattelan: «Volevamo qualcosa che potesse rispecchiare lo stile TP in letteratura. Tutti i brani sono di autori e epoche differenti, così come ogni foto TP sembra poter appartenere a un autore diverso, ma in realtà è sempre riconoscibile ». Tra i testi, oltre a un racconto di E. T. A. Hoffmann, c’è anche La modesta propostadi Jonathan Swift “per evitare che i bambini irlandesi siano a carico delle loro famiglie”: una satira con cui l’autore di Gulliver scandalizzò i lettori del Settecento. «Volevamo scoprire se fosse possibile trovare dei testi che assomigliassero in qualche modo alle foto di TP: aspettiamo i commenti dei lettori per sapere se ci siamo riusciti », dice Ferrari, che annuncia: il progetto Toilet Paper non si ferma qui. «Stiamo lavorando per riprodurre le foto un po’ ovunque: dalle magliette agli asciugamani, dai costumi da bagno alle tazze, alle vetrine dei grandi magazzini, ogni cosa potrà essere “toiletpaperizzata”. Uscire dal formato del magazine ci affascina terribilmente, sin dall’inizio della nostra collaborazione e finalmente ci stiamo riuscendo ». Il futuro della coppia Cattelan- Ferrari però è l’arredamento. In Grecia realizzeranno un libro fotografico «dedicato ai mobili in stile TP ». Difficile capire davvero cosa significhi.