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 2012  dicembre 02 Domenica calendario

TROPPI ERRORI GIUDIZIARI

Napoli non è Berlino. Ascesa e declino di Bassolino e del sogno di riscatto del Sud (Dalai, pagg. 368, €16,40), di Isaia Sales, è un saggio meridionalistico riccamente articolato che prova a rispondere a questa domanda: come mai Antonio Bassolino (che fu sindaco di Napoli nel 1993 e nel 1997 e, in seguito, presidente della Regione Campania) viene ricordato solo per la fallimentare gestione dei rifiuti (della cui emergenza fu commissario dal 2000 al 2004) e per un sistema di potere ritenuto clientelare e mai per la stagione di rinnovamento e di "rinascita" che inaugurò all’indomani della sua prima elezione al Comune?

Sales racconta il crepuscolo di Bassolino (che un tempo veniva celebrato anche sui quotidiani internazionali) indagandone tutti gli aspetti. Su Bassolino, secondo Sales, si sono nel tempo posati troppi fardelli: una politica romana ostile (anche del suo stesso partito), l’emergenza rifiuti del 2007 e la "guerra di Acerra" interamente addebitate a lui (nonostante non fosse più commissario da tre anni), l’acuirsi del proverbiale caos vesuviano (scrive Sales: «Solo nei comuni della provincia di Napoli la densità è di 2636 abitanti per chilometro quadrato, rispetto ai 150 di Benevento e ai 157 di Avellino»), la gestione non proprio entusiasmante del sindaco Rosa Russo Iervolino. Il resto lo ha fatto l’emergenza camorristica scoppiata con la faida di Scampia del 2004 e l’exploit mondiale di Gomorra, che non poco hanno pesato sull’immagine di un affascinante uomo politico del Sud che ha fatto molti errori ma che non può essere liquidato – ecco la tesi di Sales – con un giudizio troppo frettolosamente liquidatorio.

Storia degli errori giudiziari.

È un libro davvero importante, Il cuore in gabbia. I più drammatici errori giudiziari della storia d’Italia (Editori Riuniti, pagg. 224, €16,90) di Gabriele Magno. Un libro che affronta il tema (giuridico e umano) della ingiusta detenzione, non solo con le più clamorose storie di "malagiustizia" che si conoscano dell’Italia (Tortora, Sabani, il pescatore di Taranto, Maria Antonia Columbu eccetera), ma anche con puntuali analisi giuridiche. Secondo l’Associazione Articolo 643 sono stati più di 4 milioni, negli ultimi cinquant’anni, gli errori giudiziari accertati. Un danno non solo morale, ma anche economico, visto che negli ultimi cinque anni lo Stato ha speso per gli indennizzi ben 213 milioni di euro.