Stefano M. Torelli, Sette 30/11/2012, 30 novembre 2012
TROPPI KILLER IN MOTO, GIRO DI VITE A SANA’A
[YEMEN]
Lo scorso 15 novembre l’edificio del municipio di Sana’a, capitale dello Yemen, è stato preso d’assedio da una manifestazione di centinaia di motociclisti, per il giro di vite imposto dal governo contro le moto non regolarmente registrate. Il motivo è di sicurezza: troppi assassini, in molti casi politici, compiuti da persone che sparano da moto in corsa. In alcuni casi, portati a termine da terroristi affiliati dal gruppo Al-Qaeda nella Penisola Arabica. Il ministro degli Interni yemenita ha postato sul sito ufficiale del ministero una lista degli omicidi commessi tra il 2011 e il 2012 da uomini in moto. Le cifre parlano di almeno 63 ufficiali di polizia uccisi nell’ultimo anno da colpi sparati dalle moto. Si calcola che, dal 2010 a oggi, quelle che circolano in Yemen siano aumentate da 100mila a 250mila, tra cui molte entrate illegalmente nel Paese. Da qui, le nuove norme che impongono l’esposizione del certificato di licenza. Documento che, però, costa troppo per gli yemeniti, i quali spesso non hanno denaro sufficiente neanche a provvedere al mantenimento delle proprie famiglie e chiedono un drastico abbassamento dei costi di registrazione delle moto.