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 2012  dicembre 03 Lunedì calendario

«Io sono stato a capo del Copaco, ho ricoperto importanti incarichi ministeriali, so molte cose di voi ma non ne ho mai approfittato

«Io sono stato a capo del Copaco, ho ricoperto importanti incarichi ministeriali, so molte cose di voi ma non ne ho mai approfittato. Invece, su di me è stato sparso veleno». Non è piaciuta la frase pronunciata davanti all’intero coordinamento regionale del Pdl riunito a Genova da Claudio Scajola ex ministro e ex capo della commissione parlamentare di controllo dei servizi segreti, ex ministro per lo Sviluppo economico (anche in questo caso dimissionario dopo la famosa vicenda della casa con vista Colosseo acquistata e pagata in parte, come disse lui stesso, a “mia insaputa”: un tormentone che dura tuttora). La frase non è piaciuta ai parlamentari liguri del suo stessi partito, Michele Scardoglio, coordinatore regionale, Eugenio Minasso vice coordinatore, Luigi Grillo e Sandri Biasotti oltre ad alcuni consiglieri regionali e membri del coordinamento che per protesta hanno abbandonato la seduta decretendo così in Liguria una frattura insanabile all’interno del già malandato partito di Berlusconi. E’ c’è già chi pensa a interventi in Parlamento e addirittura a denunce formali ritenendo minacce le affermazioni di Scajola. «Una follia - tuona Eugenio Minasso - Dire davanti a tutti “io sono stato a capo del Copaco e so quindi tante cose su di voi e non ne ho mai approfittato” rivolte all’intera assemblea ligure, è una pagina grigia per il nostro partito, per le istituzioni e per i cittadini. Siamo rimasti annichiliti e io sto pensando di presentare un’interrogazione parlamentare sul gravissimo episodio». Da parte sua Scajola, sebbene sollecitato, non intende replicare. Per lui parla il senatore Franco Orsi (famoso per avere presentato una contestatissima legge sulla caccia): «Scajola non ha assolutamente pronunciato frasi minacciose. Ha voluto solo dire che mentre altri non si sono fatti scrupoli nel versare malignità sul suo conto, lui non si è mai permesso di approfittare delle sue delicate cariche per fare altrettanto». Intanto l’ex ministro segna un punto a suo favore: la procura di Imperia ha chiesto l’archiviazione per l’indagine sulla realizzazione del porto turistico.