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 2012  novembre 29 Giovedì calendario

“IO, LO STUDENTE PIÙ BRAVO D’ITALIA TUTTI DIECI, MA NON DITEMI SECCHIONE”

[La vita di Massimo: “Libri, Juve e Turandot. Però sogno l’amore”] –
Ascolta Vasco Rossi e la Turandot, i suoi idoli sono Alex Del Piero e lo scienziato Roberto Cingolani, non concede molto tempo allo sport e alle ragazze, ma tifa Juve con nonno Francesco, ascolta la Bbc e sogna di lavorare in Italia coniugando le sue passioni, fisica e ingegneria. È lo studente più bravo d’Italia, Massimo Mariello, diciottenne gallipolino che pochi giorni fa ha ricevuto l’attestato di Alfiere del lavoro dal Presidente della Repubblica. Al Quirinale ha indossato giacca e cravatta, ma rientrato a Lecce ha rimesso le scarpe da ginnastica e i jeans ed è tornato tra i banchi della facoltà di Ingegneria industriale.
Tutti dieci, sei un vero secchione, ma le ragazze ti guardano o ti chiamano solo per aiutarle?
«Sì che mi guardano, qualcuna mi chiede anche aiuto per studiare, ma io per ora non gli dò retta, voglio dedicarmi all’Università e non ho tempo per altre cose. Ma non sono un secchione, non faccio una vita da recluso».
Meglio le avventure o l’amore vero? C’è spazio per i rapporti di coppia nella tua vita?
«Per il sesso senza amore no, vorrei un legame vero ma non ora. Credo sia meglio fare una cosa bene, piuttosto che due male. Non voglio distrarmi».
Sport: meglio quelli solitari o di squadra?
«Di squadra certamente, perché amo condividere tempo ed emozioni. Gioco a calcetto con gli amici un paio di volte alla settimana, ma non ho mai praticato sport a livello agonistico perché lo studio mi ha sempre portato via molto tempo».
Chi è il tuo calciatore preferito?
«Del Piero, anche se adesso non gioca più nella Juventus, che è la mia squadra del cuore. La mia è una famiglia bianconera per tradizione, una delle cose che preferisco fare è guardare le partite con mio nonno Francesco, che è un tifoso scalmanato».
Chi è il tuo migliore amico?
«Mio fratello Andrea, da sempre. Perché condividiamo le stesse passioni, la stanza, la vita. Nonostante io sia più piccolo di quattro anni abbiamo sempre parlato
di tutto e non siamo mai stati in competizione».
Una vacanza a due, scegli mamma o papà?
«Se dovessi scegliere uno solo dei due preferirei non andare in vacanza. Già decidere chi doveva entrare con me al Quirinale per la consegna del riconoscimento è stato difficile, alla fine abbiamo optato per papà perché mamma è entrata quattro anni fa quando mio fratello ha ricevuto la stessa menzione di Alfiere».
Meglio un appuntamento con una ragazza o una borsa di studio all’estero?
«Entrambi. Scherzi a parte, mi auguro, in questi anni di università, di poter studiare anche all’estero ».
Chi sarai domani? Dove vivrai?
«Spero di poter fare un lavoro che mi consenta di unire la passione per la fisica a quella per l’ingegneria, che sia nel mondo accademico come ricercatore o in quello imprenditoriale non importa. Però non ho preclusioni. Se dovessi vivere all’estero mi piacerebbe Londra, ma preferirei comunque restare in Italia perché vorrei dare il mio contributo per arricchire questo Paese».
Alla tua età molti ragazzi cercano lo “sballo”, tu?
«Non credo nello sballo ma nel divertimento, faccio le cose normali che fanno i miei coetanei. Molto dipende dal mio umore, vado al cinema, in pizzeria, a ballare. Capita anche di bere qualcosa ma senza mai esagerare».
Un regalo per il tuo compleanno?
«Una crociera nei fiordi norvegesi. Con la mia famiglia».
Destra o sinistra? Se avessi votato alle Primarie chi avresti scelto?
«Non sono né di destra né di sinistra, mi sento molto lontano dalla politica. Non ho ancora votato perché ho compiuto da poco 18 anni ma ora devo cominciare a pensarci sul serio. Anche per le Primarie del Pd non condividevo pienamente alcun candidato. Se fossi stato costretto forse avrei scelto Renzi perché è il più giovane».