Andrea Scarpa, Vanity Fair 28/11/2012, 28 novembre 2012
ADDIO, SOLITI IDIOTI
[Quando uscirà il loro nuovo film (dove c’è un personaggio che assomiglia a Monti), Biggio e Mandelli metteranno la parola fine al «marchio» che li ha resi famosi. O, nell’ipotesi peggiore, i fumetti. A meno che a Natale non succeda un miracolo] –
Seduti al tavolino di un ristorante del centro di Milano, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio cazzeggiano parlando del loro secondo film, nelle sale di tutta Italia il 20 dicembre: era inevitabile un seguito dei Soliti idioti, che lo scorso Natale ha incassato quasi 15 milioni di euro. Da allora la coppia comica ha fatto un lungo tour teatrale, un’altra serie Tv su Mtv, e anche un libro.
«Attenzione però: questa volta abbiamo fatto un film “vero”. C’è una trama ben sviluppata, ci sono attori bravissimi, e il produttore (Pietro Valsecchi, ndr) ci ha dato sette settimane per girarlo. Insomma, I 2 soliti idioti è un film serio, fatto come si deve. Si parla anche di Mario Monti. Anzi, il vero protagonista è lui».
Attenzione però: quella su Mario Monti sembra una battuta. Non lo è.
Che cosa c’entra il presidente del Consiglio con Ruggero De Ceglie, suo figlio Gianluca e gli altri personaggi?
Biggio: «C’entra perché è la storia della nuova Italia, quella del rigore e del rispetto delle regole, che si scontra con l’Italia che non cambia mai, quella dei furbi e delle ruberie. E c’è un professore di economia, mooolto somigliante a Mario Monti, che se la vedrà spesso e volentieri con De Ceglie».
Mandelli: «E questo professore è Teo Teocoli, che nel film ha la sventura di essere il padre della ragazza che sposa Gianluca, il figlio di Ruggero. Il quale, per colpa della crisi, è caduto in disgrazia e non ha più un euro».
Nel cast chi c’è, oltre a voi due e Teocoli?
M: «Gianmarco Tognazzi, Miriam Giovanelli che fa la badante di Ruggero (recita anche nel nuovo film di Dario Argento Dracula 3D, ndr), e Rosita Celentano, che interpreta un’infermiera. Anche Emis Killa e i Club Dogo compaiono nel film, hanno scritto due canzoni per la colonna sonora».
L’anno scorso, per il primo film, il produttore vi aveva seguito passo passo, aveva tagliato cinquanta minuti di girato, e deciso il montaggio finale: stavolta?
M: «Visti i risultati, quest’anno Valsecchi ci ha lasciato fare. Nel 2011 non si fidava di noi, era palese: non ci ha invitato nemmeno una volta a cena...».
B: «Però il budget del film ce l’ha tenuto nascosto anche questa volta».
A proposito di soldi: l’anno scorso vi siete lamentati perché, non avendo la percentuale sugli incassi, alla fine ne avete visti pochi: è cambiato qualcosa?
B: «No. Il capo dice che gli attori non hanno diritto alla percentuale».
M: «Però ci ha fatto un regalo. Ovviamente fatturato, come sempre. E, soprattutto, ci ha fatto firmare un contratto per altri due film come coppia comica “normale”».
Vuol dire che l’avventura Soliti idioti finisce qui?
M: «Sì: a prescindere dal successo del film, per noi è finita. Se va benissimo tutto, facciamo un altro tour, ma niente di più. Bisogna saper chiudere le esperienze nel momento giusto».
B: «Oddio, se questo film incassa 40 milioni siamo pronti a smentirci... Di buono c’è che Valsecchi vorrebbe vendere la nostra formula per fare un remake in America. Non sarebbe male: perché solo i francesi possono imporsi all’estero?».
Per il futuro che film avete in mente?
B: «Ci piacerebbe proporre commedie scorrette e dissacranti. Di certo non faremo mai i comici impegnati».
Curerete anche la regia?
M: «Sì. Abbiamo capito che siamo in grado di farcela. Anche perché, diciamo la verità, l’hanno fatto cani e porci...».
In questo secondo film quante parolacce ci sono?
M: «Tantissime. Ruggero travolge di insulti la fidanzata di Gianluca. La polemica sulla volgarità è già stata cavalcata l’anno scorso: siamo curiosi di vedere che cosa si dirà di noi stavolta».
Quelle polemiche vi hanno influenzato in fase di scrittura?
M: «Onestamente, no. Abbiamo pensato solo a far ridere, non a far parlare i giornali. Piuttosto, il nostro obiettivo con questo nuovo film era fare un passo avanti: non vorremmo durare poco».
Voi che siete i campioni del grottesco, non vi siete sentiti scavalcati da politici come Fiorito, dalle sue feste romane con le facce da maiale e la cacca?
B: «No, perché quelli non fanno ridere, fanno semplicemente incazzare. Quando ho letto della festa della cacca ho pensato a uno scherzo».
M: «Ruggero è uno di loro, però almeno con lui si ride».
Nel film c’è qualche riferimento al ministro Fornero?
M: «No. Non siamo abbastanza choosy».
Lo siete mai stati?
M: «Mai stati schizzinosi. Io, per esempio, quando ero a Mtv ho fatto il film di Natale con De Sica senza alcun problema. Anzi, ero felicissimo».
Ruggero si riprenderà dalla crisi?
B: «Sì. Ma all’italiana, con mille sotterfugi, illegalità, sfruttamenti, circonvenzioni di incapace. Tutto come al solito».
Fabio Fazio vi chiamerà per fare il bis a Sanremo?
M: «Non credo proprio, ma va bene così».
B: «Se ci chiamasse, io andrei di corsa».
Adesso vi va tutto bene, ma se la festa dovesse finire un piano B ce l’avete?
M: «Io vado a lavorare con la mia fidanzata nella sua agenzia di pubbliche relazioni».
B: «A me piacerebbe fare fumetti, ma devo migliorare come disegnatore. Non sono un granché».
Fra qualche mese ci saranno le elezioni: politicamente come la pensate?
M: «Andrò a votare, ma ancora non so come mi comporterò. Non sceglierò mai Bersani né Berlusconi né la Santanchè: su questo non ho dubbi. Forse metterò la croce su Renzi, o forse su Grillo. Mi piacerebbe un’Italia commissariata dagli islandesi, quelli che dopo il crac del 2008 in pochi anni sono riusciti a risolvere i loro problemi economici e finanziari».
B: «Sono ancora indeciso, ma anche a me Renzi non dispiace. E Grillo ha tutta la mia stima e considerazione».
Di quest’anno di successo, che cosa vi ha sorpreso di più?
M: «Tutte le polemiche scoppiate all’uscita del film. E poi mi ha colpito il fatto che ce la siamo goduta, non abbiamo mai litigato, è andato tutto bene».
B: «È stato un anno fantastico, da tutti i punti di vista. Il mese scorso ho fatto anche un cameo in The Third Person, il film che Paul Haggis sta girando a Roma. Recitare con Liam Neeson: chi l’avrebbe mai detto?».
Che lussi vi siete concessi quest’anno?
M: «Una puttanata un po’ costosa mi piacerebbe comprarla, ma per un motivo o per l’altro mi sono sempre fermato. Neanche una macchina nuova mi sono regalato».
B: «Io metto da parte per la famiglia».
Però mi dicono che lei, Biggio, sia in crisi con sua moglie – Valentina De Ceglie, stesso cognome del personaggio di Ruggero, cugina di Alessia Marcuzzi: conferma?
B: «Preferisco evitare inutili risposte» (La risposta c’è, e la trovate a pag. 106).
Nel 2014 compie 40 anni: c’è qualcosa che, prima, vorrebbe fare?
B: «Un musical ricchissimo alla Broadway, con tante luci, tante ballerine, tanti musicisti. E Francesco».
Mandelli, lei è un cattolico praticante e da anni convive con la sua fidanzata: prima o poi si sposerà?
M: «Praticante, mica deficiente. Perché dovrei rovinare una bella storia d’amore con il matrimonio?».