Chiara Merico, Avvenire 28/11/2012, 28 novembre 2012
IL RITORNO DEL BARATTO NON CONOSCE CRISI
Soggiornare in un bed&breakfast senza pagare il conto ma ricambiando l’ospitalità con piccoli lavoretti, lezioni di lingua oppure offrendo quello che si ha. Non è una ricetta per riempire le camere lasciate vuote dalla crisi, ma una proposta di accordo tra ospite e gestore, che non prevede l’uso del denaro: dal 19 al 25 novembre, nei B&B aderenti all’iniziativa e affiliati al portale www.bed-andbreakfast. it, è stato possibile pernottare gratis in cambio di beni o servizi.
La Settimana del Baratto è andata in scena per la prima volta quattro anni fa, quando il portale «ha dedicato un articolo a una struttura in Sardegna dove si praticava il baratto - spiega Lucia Nifosì, responsabile dei rapporti con la stampa - . Così abbiamo pensato di provare a lanciare l’iniziativa tra i nostri B&B affiliati. La novità è stata accolta con entusiasmo e, con il passare degli anni, il gradimento dell’iniziativa è cresciuto: l’approccio al viaggio è cambiato e la crisi ha ridotto notevolmente il budget dei viaggiatori».
Quest’anno hanno aderito alla Settimana circa 2.500 B&B, distribuiti in tutte le regioni d’Italia, in particolare Toscana, Lombardia, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Veneto. «Sul sito ufficiale dell’iniziativa (www.settimanadelbaratto. it) abbiamo creato una sorta di mercato virtuale, con una lista dei desideri per le strutture aderenti e una lista delle proposte dei viaggiatori, in modo da agevolare l’incontro tra domanda e offerta - spiega Nifosì - . I baratti più richiesti sono quelli che riguardano i servizi: lavori di riparazione, manutenzione e giardinaggio, raccolta delle olive, lezioni di musica, lingue e cucina, oltre alle traduzioni per il sito internet o la realizzazione del servizio fotografico della struttura».
Si può barattare qualsiasi cosa, entro limiti ragionevoli e concordandoli, ovviamente, con il gestore: c’è chi offre in regalo statue da giardino raffiguranti divinità, consulenze legali, corsi di degustazione di champagne e persino lezioni su tarocchi e oroscopi.
Il ritorno all’antica pratica del baratto sembra avere un suo fascino, tanto che molte strutture hanno dato la disponibilità anche per il resto dell’anno: «Lo scorso anno erano 300, quest’anno sono più di 800», racconta Nifosì. E la tendenza è pienamente in atto: «Nell’ultimo mese il sito della Settimana del Baratto ha avuto oltre 101mila visite, con un aumento del 300% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (25mila). Il mondo del baratto viaggia in Rete».