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 2012  novembre 22 Giovedì calendario

41BISSTORY


Da anni la presunta trattativa fra Stato e Cosa nostra è al centro di infinite inchieste e discussioni. La trattativa sarebbe partita dopo le stragi del 1992-1993 e avrebbe avuto al centro la richiesta da parte della mafia di allentare le maglie della carcerazione dura nei confronti dei suoi detenuti, basata soprattutto sull’articolo 41 bis della legge che dal 1975 regolamenta l’ordinamento penitenziario. Ecco alcuni punti fermi della polemica, politica e giudiziaria.
- Giovanni Conso, ex ministro della Giustizia tra il febbraio 1993 e l’aprile 1994, sotto i governi di Giuliano Amato e di Carlo Azeglio Ciampi, è stato interrogato dalla Commissione antimafia nel novembre 2010. In quella sede ha dichiarato di avere assunto «in piena autonomia» la decisione, nel novembre 1993, di revocare il 41 bis a oltre 300 boss mafiosi detenuti.
- Esiste una sentenza di primo grado che in qualche modo afferma l’esistenza della trattativa. A Firenze, nel marzo 2012, il tribunale ha condannato una quindicina di imputati di mafia per la strage di via dei Georgofili. I giudici hanno scritto «Una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un “do ut des” tra rappresentanti delle istituzioni e uomini di mafia».
- Sulla trattativa la Procura di Palermo da anni conduce un’inchiesta. Il 24 luglio Antonio Ingroia (foto a destra), procuratore aggiunto, ha chiesto il rinvio a giudizio di 12 imputati. Tra loro due ex ministri come Nicola Mancino (foto a sinistra) e Calogero Mannino; il senatore pdl Marcello Dell’Utri; Massimo Ciancimino; l’ex capo del Ros Mario Mori; i boss Leoluca Bagarella, Totò Riina e Bernardo Provenzano. Sono accusati, a diverso titolo, dei reati di violenza e minaccia a un corpo politico dello Stato e di concorso in associazione mafiosa.
- Il 29 ottobre a Palermo è iniziata una lunga udienza preliminare che deciderà sul rinvio a giudizio dei 12 imputati. Finora il giudice ha stabilito che Mancino, accusato solo di falsa testimonianza, venga processato con gli altri imputati. La prossima udienza è prevista per il 27 novembre.