Umberto Torelli, CorrierEconomia 26/11/2012, 26 novembre 2012
SICUREZZA. CACCIA AL LADRO CON SMARTPHONE E TAVOLETTE
Due italiani su dieci hanno subito un furto o una rapina in casa nel corso della loro vita, dicono i risultati dell’ultima ricerca (ottobre 2012) condotta dall’osservatorio Ivri-Ispo di Renato Mannheimer in quattro grandi città, Milano, Roma, Torino e Bari. E la paura dei furti nell’abitazione durante le ferie è la maggiore in assoluto: su un campione di 800 persone, il 34% dichiara infatti di temere episodi di furti soprattutto quando la casa è vuota per le vacanze (il 32% quando per strada c’è poca gente in giro, il 29% quando rientra tardi, il 23% quando è solo in casa). I tradizionali antifurto con sensori su porte e finestre, e l’avviso tramite allarme acustico, oggi sono dunque percepiti come obsoleti per contrastare il fenomeno. Ecco allora affacciarsi sul mercato sistemi di prevenzione e controllo più sofisticati, tutti italiani e con doppia valenza. Da un lato servono per difendere dai ladri, dall’altro trasformano l’abitazione in «casa domotica», da gestire a distanza con telefonini e tablet.
La centralina
Cuore di ogni sistema è una centralina elettronica in grado di sorvegliare l’abitazione con sensori e telecamere, attive anche di notte grazie a dispositivi a infrarossi. Ma la stessa centralina svolge anche funzioni di controllo: è utile, ad esempio, per accendere e spegnere le luci dell’appartamento, alzare le tapparelle e programmare a distanza gli impianti di riscaldamento e condizionamento. Non solo. Le stesse videocamere sono abilitate per tenere sotto osservazione, se necessario, persone che possono avere bisogno di assistenza immediata in caso d’emergenza, come gli anziani e i disabili.
È il caso del sistema Proteus, prodotto da Allsystem, un’azienda biellese nata nel 1987 e specializzata in security. Dopo l’acquisizione, nel 2005, di Cittadini dell’ordine, è presente nel Nord-Ovest con 12 sedi operative di vigilanza privata, per un totale di 1.900 occupati. Nel dicembre 2011, ha coinvolto nell’aumento di capitale il socio Private equity partners (Pep), fondo di private equity gestito da Fabio Sattin e Giovanni Campolo. Dal punto di vista tecnologico la centralina elettronica, realizzata interamente in Italia, integra più funzioni. Si va dall’antintrusione al controllo accessi, dalla gestione degli impianti domestici alla rilevazione di incendi. Con una novità, rispetto ai soliti sistemi.
Guardie e mini-server
«Proteus viene noleggiato a partire da un canone mensile di 60 euro, senza spese di installazione — dice Vincenzo Serrani, il fondatore di Allsystem —. E il servizio comprende il pronto intervento di operatori della vigilanza nel caso scattino allarmi». Insomma, se suona l’allarme arrivano nelle case private i vigilanti, come per le aziende: il tempo d’attesa dichiarato varia dai pochi minuti per le abitazioni in centro città fino a qualche decina per le zone periferiche. «Se poi è il caso, prevediamo di allertare anche le forze dell’ordine», dice Serrani (in genere più lente e selettive nell’intervento, con gli allarmi tradizionali).
Informatica Lombarda è invece un’azienda bresciana, specializzata in sistemi elettronici. Propone Ergo, un mini-server da installare in casa o ufficio, in grado di tenere sotto controllo sicurezza e domotica. La gestione di sensori e videocamere avviene attraverso un programma «open software» che assegna un indirizzo Internet a ogni dispositivo da monitorare. E utilizza la tecnologia della nuvola informatica per lo scambio di informazioni. «Così attraverso il cloud e una semplice interfaccia grafica possiamo programmare gli interventi secondo le necessità di ciascuno», dice l’amministratore Fulvio Baresi. Un impianto tipico «chiavi in mano» costa sui 2 mila euro. Tutti gli allarmi, il monitoraggio ambientale e le situazioni di emergenza vengono gestite, direttamente dall’utente, con una semplice app da scaricare su tablet e smartphone.
Umberto Torelli