Alberto Pezzini, Libero 25/11/2012, 25 novembre 2012
IL SINDACO USA CHE VIVE CON 4 DOLLARI AL GIORNO
Pensa a te se uno come Fiorito avesse vissuto anche soltanto una settimana con i buoni pasto con cui i poveri vanno avanti ogni giorno. Sarebbe almeno dimagrito di qualche etto ed avrebbe imparato cosa significhi davvero la ricerca della felicità. Che - come noto - è uno dei principi ispiratori della Costituzione statunitense.
Sarà per questo che Cory Booker - al quale non servono le diete perché dietro alle sue spalle poderose ha un passato da giocatore di football americano - ha deciso di raccogliere la sfida lanciatagli da una donna su Twitter: per una settimana il sindaco di Newark, nel New Jersey, vivrà con quattro dollari al giorno, ossia nutrendosi soltanto con i buoni pasto che il governo di Obama passa agli indigenti. Cory Booker (che su Twitter ha più di un milione di contatti) è un uomo giovane, classe 1969, è nero ma la sua negritudine alla Barack sembra richiamare molto più da vicino la figura carismatica di Martin Luther King.
Il sindaco di Newark è un uomo che ha rivoluzionato la città mettendo in pratica uno slogan efficacissimo: la democrazia non è uno sport per spettatori. E lui ci si è messo d’impegno. A Newark ha dato uno strappo produttivo vertiginoso: ha fatto arrivare in città aziende internazionali che hanno offerto lavoro a tutti (la Samsung, una per tutti), è stato un mese accampato in una roulotte in una delle zone più infestate dagli spacciatori di droga e quell’area è diventata molto più sicura, ha creato parchi urbani di notevole respiro ad alta densità di verde, si è dedicato anima e corpo ai poveri ed ai ragazzi. È stato una settimana - da solo - in una zona della città dove la delinquenza sembrava quella di Gotham City. Non ha paura di niente e si spende senza respiro per gli altri. Si è laureato ad Oxford in storia ed alla Yale University in legge, è avvocato. Tanto per dirne un’altra. Quando l’uragano Sandy è arrivato, ha aperto un piano della sua villa a tutti coloro che avessero bisogno di un tetto: non ci crederete ma chi è andato a bussare alla sua porta ha davvero trovato un rifugio e un sorriso capaci di accendere una scintilla in quella notte calata all’improvviso sull’America come un esercito di orchi.
Un giorno ha salvato una donna dalle fiamme e dall’incendio che era divampato nella casa vicino alla sua, tipo Man of Fire, e con la stessa energia di Denzel Washington. Non ha paura, Cory.
Quando su Twitter gli è stata lanciata la sfida in difesa dei buoni pasto - la sua oppositrice sosteneva che non è compito del governo nutrire gli indigenti - Booker non ha esitato neanche un nanosecondo.
Della sua settimana - che partirà ufficialmente il 4 dicembre, il giorno di Santa Barbara patrona e protettrice dei marinai e degli artiglieri - terrà un diario quotidiano su Twitter dove chiunque può raggiungerlo con domande e provocazioni.
Ciò che impressiona nell’uomo e nel politico - è sindaco di Newark dal 2006 - è la sua energia. Si racconta - ma non è una leggenda metropolitana - che prima di essere eletto andò a bussare personalmente a più di mille porte quando il trend elettorale delle persone era praticamente sotto lo zerbino e nessuno voleva più andare a votare. Cory è oggi uno dei possibili candidati a succedere ad Obama. Time gli ha dedicato una copertina radiosa consacrandolo come uno degli uomini più influenti al mondo nel 2011 e premiandolo per tutto quello che ha saputo tirare fuori da sé stesso non risparmiandosi mai. Soltanto il sorriso di quest’uomo – dicono – potrebbe indurre l’elettore medio ad acquistare una macchina da lui, come capitava a Babbit, l’uomo americano medio capace di arrivare al successo nel coinvolgente romanzo scritto da Sinclair Lewis a proposito del sogno americano. A differenza di ogni uomo politico del pianeta, possiede una quinta marcia che tutti gli altri non hanno: fa, e non si limita alle chiacchiere. Chissà se è possibile clonarlo.