M.Ias, Avvenire 27/11/2012, 27 novembre 2012
«UN SOGGETTO NUOVO PUO’ PUNTARE AL 30%»
«Partiamo dalla Sicilia. Il 53 per cento dei cittadini non è andato alle urne. È lo specchio della maggioranza degli italiani. Sono i silenti, i delusi. Ma non hanno cambiato l’orientamento del loro voto. Non sono andati da Grillo, dal ’meno peggio’ della compagnia, e non si sono spostati a sinistra. Qualsiasi ragionamento parte dall’isola...».
Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia reserach, sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi: allora è lì che guarda il
Cavaliere?
In questo momento celebriamo le primarie Pd. Un appuntamento importante, ma siamo - è bene ricordarlo - in un bacino elettorale ben limitato. Poi c’è il resto del Paese...
In numeri?
Parliamo del 40 per cento di elettori ’consapevolmente indecisi’. Il loro atteggiamento è di attesa, aspettano qualcuno che li prenda per mano. Un soggetto politico credibile è in grado di aggredirne fino al 30 per cento. Si può decidere di andarli a prendere uno per uno, o almeno di recuperarne una parte. Ma questi cittadini hanno posto delle condizioni importanti.
Ovvero?
Programmi seri e non promesse, onestà, la diversa selezione
del personale politico...
E Berlusconi sarebbe in grado di raccogliere questa domanda?
Mi creda, non è questione di leader e nemmeno di nomi nuovi, ma di progetti seri. Il flusso della comunicazione si è spostato dai politici ai cittadini. Sono i cittadini il perno. Berlusconi ne è molto consapevole. E poi lo si è visto nitidamente con Renzi.
Di nuovo lui, il ’pallino’ del Cavaliere...
Io sto al dato comunicativo. Anche in queste ore Renzi ricorda a tutti che c’è una politica che ragiona sempre allo stesso modo, che gioca a nascondere le cose. Il sindaco di Firenze ha osato mettere in dubbio che un pezzo di storia del partito possa stare ancora lì in Parlamento, e la gente ha risposto, si è mossa.
Su questo 30 per cento di elettorato potrebbero scontrarsi Berlusconi e Monti?
Il premier non è in campagna elettorale e non ha un grosso appeal, ha toccato Imu, pensioni, insomma cose che la gente vive sulla pelle. Però è vero che su quest’area ci sono un sacco di avventori: Casini, Montezemolo, Tremonti, Giannino. Ma tutto dipende dalla credibilità del progetto. Da quanto si saprà marcare le distanze dalla confusione, dal mistero, dalla poca trasparenza intorno al discorso politico. Da quanta decisione si investirà per scardinare un sistema politico e un sistema-Italia figlio di un vecchio modo di fare politica. (M.Ias)