Fabio De Santis, La Stampa 26/11/2012, 26 novembre 2012
Dopo le prime due udienze rinviate per motivi tecnici, entra nel vivo il processo alla cosiddetta «Cricca» per gli appalti dei grandi eventi tra cui il G8 della Maddalena e i Mondiali di Nuoto di Roma
Dopo le prime due udienze rinviate per motivi tecnici, entra nel vivo il processo alla cosiddetta «Cricca» per gli appalti dei grandi eventi tra cui il G8 della Maddalena e i Mondiali di Nuoto di Roma. Il processo vede imputati imprenditori, funzionari pubblici e professionisti accusati di aver creato un «sistema gelatinoso» attraverso cui venivano gestiti, al di fuori delle normali regole degli appalti pubblici, i lavori affidati dalla Protezione Civile all’epoca gestita da Guido Bertolaso, indagato. Angelo BAlducci - Diego Anemone e Maudo della Giovampaola (Dal Giornale)Angelo BAlducci - Diego Anemone e Maudo della Giovampaola (Dal Giornale) Deus ex machina del meccanismo corruttivo sarebbe Diego Anemone, imprenditore che aveva a libro paga parecchi funzionari. Mercoledì, davanti al tribunale collegiale di Perugia, verranno affrontate le questioni di costituzione di parte civile e saranno discusse le eccezioni delle difese, compresa quella sulla competenza territoriale già sollevata davanti al giudice per le udienze preliminari. bertolasobertolaso Nella scorsa udienza avevano annunciato di volersi costituire parte civile il ministero dell’Economia e Finanze, il Comando generale della Guardia di Finanza e il Comune della Maddalena. Il ministero delle Infrastrutture, invece, aveva già depositato la richiesta nella scorsa udienza del 23 settembre. Tra gli imputati siederanno l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso (secondo la procura avrebbe favorito le aziende di Anemone in cambio di case, soldi e donne); Fabio DeSantis Fabio DeSantis CLAUDIO RINALDICLAUDIO RINALDI il costruttore romano Diego Anemone, appunto; l’ex provveditore delle Opere Pubbliche Angelo Balducci; il suo successore Fabio De Santis; il funzionario pubblico Mauro Della Giovampaola; il commercialista romano Stefano Gazzani e l’ex commissario straordinario per i Mondiali di Nuoto a Roma nel 2009, Claudio Rinaldi. Le accuse formulate sono di associazione a delinquere, corruzione, corruzione in atti giudiziari, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e favoreggiamento della prostituzione.