Enrico Franceschini, la Repubblica 26/11/2012, 26 novembre 2012
Un diffuso stereotipo li descrive come vittime di abusi sessuali, psicologicamente stressati, provenienti da un ambiente socioeconomico svantaggiato e depresso
Un diffuso stereotipo li descrive come vittime di abusi sessuali, psicologicamente stressati, provenienti da un ambiente socioeconomico svantaggiato e depresso. Ma il primo studio mai compiuto sui lavoratori dell’industria pornografica fornisce un quadro assai diverso. La ricerca, condotta dalla Shippensburg e dalla Texas University, pubblicata sul Journal of Sex Research, afferma che attori e attrici porno hanno un’autostima più alta, una migliore qualità della vita, un atteggiamento più positivo e perfino un maggiore livello di spiritualità rispetto all’uomo e alla donna della media (hanno pure una maggiore soddisfazione sessuale e un maggior numero di partner, ma ciò è meno sorprendente). Dormono anche meglio e hanno più energia della media. Sul lato negativo, cadono più frequentemente nell’alcolismo e nella dipendenza da droghe “ricreative”. E un’altra caratteristica che li distingue è che sono più propensi alla bisessualità. In generale, tuttavia, non se la passano peggio di tutti gli altri, non hanno nulla di mostruoso, anomalo o devastante. Sono le pornostar della porta accanto.