Carlo Bertini, La Stampa, 24 novembre 2012
Su quanto l’endorsement di personaggi famosi possa spostare consensi a favore di questo o quel candidato, sondando i dirigenti Pd più sintonizzati con i mitici «territori», si scopre che esistono due scuole di pensiero: quella convinta che gli endorsement di vip non contino nulla in Italia e quella che circoscrive la facoltà di muovere voti solo ad alcuni nomi di grosso calibro
Su quanto l’endorsement di personaggi famosi possa spostare consensi a favore di questo o quel candidato, sondando i dirigenti Pd più sintonizzati con i mitici «territori», si scopre che esistono due scuole di pensiero: quella convinta che gli endorsement di vip non contino nulla in Italia e quella che circoscrive la facoltà di muovere voti solo ad alcuni nomi di grosso calibro. Uno di questi è di sicuro Romano Prodi che però non a caso non vuole far sapere pubblicamente per chi voterà alle primarie, consapevole che un suo annuncio alla vigilia di domenica avrebbe un peso non indifferente. Un altro è Lorenzo Jovanotti, perché «è uno dei cinque connazionali più seguiti su twitter e un suo sbatter d’ali sulla rete può avere i suoi effetti» nota il blogger Mario Adinolfi, renziano convinto. primarie pdprimarie pd Ebbene, Lorenzo Jovanotti ha già fatto sapere di essersi informato sul seggio di New York dove potrà infilare la scheda a favore di Matteo Renzi. Che poi un’icona della sinistra come il regista Nanni Moretti abbia una predilezione per Laura Puppato, almeno stando a quanto riportato dal sito di Europa, uno dei due quotidiani del Pd, desta pure notevole interesse, non solo per la caratura del personaggio, ma anche per come è rimasto impresso nella memoria del popolo di centrosinistra quel terribile vaticinio di Piazza Navona dieci anni fa, «con questi dirigenti qui non vinceremo mai!». primarie pdprimarie pd E quindi è comprensibile che la Puppato, non certo favorita nei sondaggi, sia ben contenta di una simile benedizione. «Mi fa molto piacere che una persona di grande cultura mi appoggi, e come lui anche Marco Paolini, Paolo Rumiz e Natalia Aspesi», dice l’unica candidata donna delle primarie durante il videoforum con La Stampa. Malgrado lo scarso valore che può determinare l’appoggio di questo o quel vip, da giorni i candidati delle primarie progressiste fanno a gara per diffondere appelli e pubblici attestati di simpatia di questo o quell’attore, scrittore, regista, star televisiva. primarie pdprimarie pd Bersani sfodera sul suo sito una sfilza di nomi noti che voteranno per lui, in rigoroso ordine alfabetico; e come nella lista diramata da Vendola, escono allo scoperto personaggi con storie e profili diversi, che possono avere un impatto più popolare o elitario, sempre su un certo tipo di militanti s’intende. E che quindi svelano il tentativo di arrivare a qualsiasi nicchia di elettorato possibile. jovanotti 0004jovanotti 0004 Per il leader Pd si va da Marco Bellocchio a Sabrina Ferilli, da Guccini alla Maraini, da Morricone alla Sandrelli, dai fratelli Taviani al comico Dario Vergassola. Serena Dandini invece sta con Vendola che schiera registi come la Comencini e Gianni Amelio, Sergio Rubini e una sfilza di poeti e scrittori. SABRINA FERILLISABRINA FERILLI Ed è indicativo che Renzi non abbia diramato appelli, così come l’eterogeneità dei suoi vip: da Baricco al patron di Diesel Renzo Rosso, da Farinetti di Eataly a Pieraccioni, da Faletti a Brizzi, fino al più gettonato, il mister degli azzurri Cesare Prandelli. E l’altro ieri alla Camera si aggirava un altro big del nostro calcio come Gianni Rivera, fiore all’occhiello nel mini-album di vip che sostengono Bruno Tabacci.