Varie, 24 novembre 2012
Luigi Fusini, 99 anni, e Luciana Roveda, 74. Di Verona, rispettivamente padre e moglie di Dario Fusini, 66 anni
Luigi Fusini, 99 anni, e Luciana Roveda, 74. Di Verona, rispettivamente padre e moglie di Dario Fusini, 66 anni. Il Fusini Luigi, detto "Il signore dei dadi" perché negli anni Cinquanta, ispirandosi alle minestre preparate dai soldati alleati, aveva inventato il dado da cucina, ormai invalido e ridotto alla carrozzella. Il Fusini Dario e la Roveda, due figli a testa da precedenti matrimoni, sposati dal 2001, a detta di tutti più simili ai fidanzatini di Peynet che non a maturi coniugi, soliti organizzare feste in piscina nella loro villa da sogno in Valpolicella, ormai depressi per via di qualche acciacco e del terrore di non poter più vivere, per colpa della vecchiaia, l’esistenza di sempre ricca di agi, amici e divertimento. Di qui, l’idea di morire assieme: lui avrebbe ammazzato lei, ma senza dirle quando, e poi si sarebbe suicidato. Mercoledì 21 novembre, la Roveda Luciana, vestita e truccata di tutto punto, era china a infilarsi le scarpe quando il consorte, in pugno la sua calibro 45, le sparò tre colpi tra stomaco e torace. Quindi guidò per una ventina di chilometri fino alla villa del padre e profittando di qualche minuto d’assenza della badante sparò tre colpi pure addosso a lui. Infine telefonò ai carabinieri («Venite subito in via Guerrieri 6, trovate il corpo di mio padre. E troverete anche il mio»), si puntò l’arma alla gola, e fece fuoco. Due lettere, una per chiedere perdono ai figli, l’altra per spiegare tutto ai carabinieri. Tra le 9 e le 9 e 40 di mercoledì 21 novembre tra Negrar e Verona.